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Intervista a Elisa Montessori (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

LA VITA RIFLESSA NEI QUADRI

In base al testo dell’intervista trascritto, mettere nell’ordine giusto queste frasi.

Intervistatore: [00:27:48] Ecco… e s… entrando proprio sul quadro, io dico, quindi sul tuo lavoro, ecco, questa futura ragazza che tira giù e ha in mano i tuoi lavori.

Elisa Montessori: [00:27:56] Certo.

Intervistatore: [00:27:57] Ecco, è qui che io vorrei capire, anche perché credo che sia un discorso che – appunto, come poi in fondo hai fatto te - può riguardare tante altre donne, tante altre artiste... come altri uomini, no?

Elisa Montessori: [00:28:08] Ah come no, certo.

Intervistatore: [00:28:08] Cioè, questa tua condizione - che tu hai, così, adesso delineato per l'atteggiamento o per descrizioni – come, poi, è diventata immagine? Cioè, potevano essere altre immagini, rispetto a quelle che tu hai fatto, se avessi avuto una vita diversa, se avessi avuto una storia diversa?

Elisa Montessori: [00:28:31] La storia è sempre una, non ci sono due storie. Ognuno di noi è tante storie insieme, ma la storia è sempre una. Non si può imma… ipotizzare, nell'arte, il segno che non c'è stato.

Intervistatore: [00:28:50] Tu però - e hai parlato da bambina - hai detto: “Io ho visto un albero, sono arrivata a casa e ho fatto un segno”. Questa è stata, un po', il… la linea, nella quale tu ti sei… ti sei, forse, mossa e qui, io credo che il discorso cinese ha avuto anche un certo peso - cioè la cultura cinese, intendo dire - che tu hai potuto, con più facilità… potuto accostare. E questo t’ha portato a quel discorso, così, secondo me importante nel tuo lavoro: natura-immagine, no?

Elisa Montessori: [00:29:23] Sì.

Intervistatore: [00:29:24] È stato un po' la tua dialettica, e è quella che, a mio avviso, ti rende importante come pittrice e nemmeno poi così comune, perché questo discorso, realmente, non molti lo hanno fatto con tanta lucidità. Che cos'è il quadro? In fondo è a questo interrogativo, io dico Velazquez, tanto per intenderci, su Las Meninas: che cos'è la pittura, rispetto all'immagine? E tu l'hai portata avanti. Però c'è un fatto: che nel tuo lavoro c'è stato sempre - sempre più direi - un accentuarsi di posizioni - anche qui intendimi bene - di avanguardia. Cioè questo discorso - ecco ti ho citato Velázquez, l'ha fatto con delle immagini figurative – tu, invece, lo hai fatto sempre con questo discorso di ambivalenza, figurativo astratto, sono immagini, astratte, sono immagini che ripetono, tentano di ripercorrere il discorso dell'immagine come percepiamo, quindi capisce una problematica, ecco. Specie da un po' di tempo, mi pare, non molto, ma tu sempre più - sempre più - su questa linea avanzata, hai, come dire, privilegiato, più che l'esterno, l'interiorità, e penso a certe tue ultime cose. Ecco, è qui che vorrei vedere, come è avvenuta questa evoluzione. Cioè, te donna, accanto a uomini, accanto a un uomo che si interessa in fondo di queste cose - tu hai detto pressappoco avete letto le stesse cose, avete visto le stesse cose - come ha influito questo (…)? Cioè, hai capito?

Attività di riordino

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