Leggere il testo ed inserire le parole mancanti.
Attività di Cloze
Stefano Totoro: Lei voleva fare il pianista che non è riuscito fare.
Vittorio Ghisolfi: […] Sa, come tutti i ragazzi, no, sostanzialmente. Quindi studiavo pianoforte, naturalmente, dicevo: “No, io faccio il pianista” e padre che diceva: “Vai a finire in una balera!”. Sa, allora c'erano le discoteche, no, era assolutamente contrario. Poi, parte le questioni un po' fisiche eccetera, niente son cose che un ragazzo...
Stefano Totoro: Di quello che cosa le è rimasto?
Vittorio Ghisolfi: La passione dei concerti, musica classica. Vengo a Milano, vado a Torino sentire i concerti, sono pieno di dischi, videocassette e compagnia.
Stefano Totoro: E, oltre alla musica, quali le sue passioni?
Vittorio Ghisolfi: Ma, guardi, oltre alla musica, io mi sempre occupato di qualche cosa da poter fare solo, no, perché i tempi liberi miei non sono quelli chi ha un lavoro fisso, no, sostanzialmente. E quindi dalle cinque pomeriggio - sei del pomeriggio - lì non ci son cinque del che tengano. Quindi mi son sempre dedicato alla musica, sono collezionista di francobolli - sono stato consulente dei ministri delle Poste una ventina d'anni - mi occupo di pittura, barocca soprattutto.