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Intervista a Pia Donata Berlucchi (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

GLI STUDI

Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e ordina correttamente le frasi.

Stefano Totoro: [00:03:20] Lei aveva studiato dove?

Pia D.Berlucchi: [00:03:21] Allora, io avevo… come in casa mia, avevo… mi ero… avevo fatto gli studi classici, perché mia madre, grande… grande donna di cultura straordinaria, oltre che pianista, diceva che esisteva un'unica scuola superiore che valeva la pena di fare in Italia e che era il liceo classico. Nonostante poi questo liceo classico avesse portato gli ingegneri, ma gli ingegneri pure raccontavano come al Politecnico di Milano, dopo i primi mesi di choc per trovarsi a contatto coi numeri dagli studi classici … poi il liceo classico un tempo era talmente impegnativo dal punto di vista delle ore di studio e anche l'elasticità mentale dovuta al greco e al latino, dicevano, poi, gli ingegneri che non avevano fatto nessuna fatica a passare ai numeri, questa … è un concetto che ancora oggi a volte si sente dire. Devo dire che anch'io ricordo con un piacere sommo questo tipo di studio, di scuola, che magari allora trovavo un po' pesante, però ancora oggi quel poter godere in qualche momento di libertà, di qualche citazione, di qualche ricordo dei lirici greci… Poi ero una appassionatissima della lingua greca e quindi - anche la latina naturalmente - ritrovare oggi ancora queste cose è una grande ricchezza.

Stefano Totoro: [00:04:30] E dopo il liceo?

Pia D.Berlucchi: [00:04:32] Ecco, dopo il liceo successe che io ero l'ultima di cinque, mia madre rimase vedova molto giovane. Allora Brescia, la nostra città, non aveva università e quindi per studiare all'università bisognava… in genere i bresciani andavan tutti a Milano. E la mamma pensò che, in fondo, secondo una sua frase celebre: "tre figli all'Università a Milano bastassero" e io … forse la mia colpa fu di non insistere più di tanto, però mi sembrava che avrei dovuto… avrei dovuto forse stare un po' vicino a lei data la sua solitudine. Allora cominciò ad affascinarmi il cam… il campo della sanità. Ed allora, lì feci - all'ospedale di Brescia, che già allora era all'avanguardia - una scuola di laboratorismo di livello - infatti era un quadriennio, praticamente un'università - e poi perfezionai questi tipi di studi e il destino volle che incontrai mio marito medico e mi sposai, poi, e lasciai il lavoro per dedicarmi ai bambini. Dopo di che, ecco l'aggancio con la natura. Quindi due cose totalmente diverse ma che, in fondo, se vogliamo, possono sempre avere delle… delle connessioni, soprattutto quando si fa una cosa con passione: la passione di per sé connette anche delle cose diverse.

Attività di riordino

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