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Intervista a Ottavio Missoni (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

LE ORIGINI CROATE

Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e indica se l'affermazione è vera o falsa.

Valentina Furlanetto: [00:09:50] Lei è nato in Dalmazia?

Ottavio Missoni: [00:09:52] Sì.

Valentina Furlanetto: [00:09:54] È legato tanto a quella terra...?

Ottavio Missoni: [00:09:56] Mah, più o meno son legato a quella terra. Io sono nato a Ragusa, quello che adesso viene chiamata, no viene chiamata Dubrovnik, ma quando sono nato io sulle carte geografiche, era ancora Ragusa. Poi nel ‘18 si è creato il nuovo regno della Jugoslavia e la Dalmazia è passata dall'Austria a questo nuovo regno della Jugoslavia. Loro l'hanno chiamata Dubrovnik, rifacendosi a cer… - non voglio fare la storia - a certe tribù dubročiane, che eran stati ospitati da Ragusa. All'epoca, Ragusa è stata... mi sa che è una cosa seconda, conosce Ragusa?

Valentina Furlanetto: [00:10:41] No, certo. Dubrovnik, la conosco come Dubrovnik...

Ottavio Missoni: [00:10:43] Eh ma… è come… lei la guardi nei libri di storia e la impari a conoscere come Ragusa. È stata 800 anni repubblica sovrana e indipendente. Va bene? Non… Chiaro che 800 anni nella storia dell’umanità sono niente, ma nella recente storia moderna, 800 anni, eh, sono qualche cosa. Poi, per ragioni tecniche, ci siamo trasferiti a Zara. Perché mia mamma… macché mamma… mio papà anche lui era nato a Ragusa. Mio nonno invece era magistrato a Ragusa, giudice. All'epoca dell'Austria, non voglio fa… - non era come adesso - mandavano un magistrato, un funzionario loro, in un certo posto e lui stava lì tutta la vita. Infatti, tutti i fratelli, son tutti nati a Ragusa. Adesso, invece, qui da noi, per esempio, ogni due anni li cambiano. Io una volta raccontavo queste storie di mio nonno quand’era… e di mio papà - mio papà era ufficiale marino austro-ungarico. E raccontavo queste storie di quando eravamo sotto l'Austria, no? E gentilmente, un amico m’ha corretto "Forse, te vuol dir, quando eravamo, con l'Austria. (ride). Che è una piccola… differenza, Enzo Bettiza, m’ha corretto. Quando… lui è spalatino… anche lui era... era… Quando eravamo con l'Austria, va beh. E poi, siamo andati a Zara perché mio fratello, che è cinque anni maggiore di me, ha voluto frequentare le scuole, le medie e a Ragusa non c'eran scuole italiane. C'eran le elementari e le Dante Alighieri eran storie… eran delle elementari. E allora cosa fai? Allora, all'epoca, molti dalmati, compreso Bettiza, venivano a studiare a Zara. Alcuni andavano in collegio o altri andavan da delle famiglie. Allora mia mamma, invece, aveva sti due figli - mio papà, era omo de mar, navigava sempre - ha preso i due figli e si è trasferita a Zara, dove c'eran tutte le scuole italiane, dal liceo alle ma... Poi tra l'altro, non so, che io non ho mai frequentato. Perché mia mamma, fra l'altro, mi lasciava dormire tranquillamente. Una volta, ha dato anche un consiglio a mia… alla Rosita, che eravamo qui da lei, gli ultimi anni, lei era qui a Golasecca. Era domenica e abbiamo guardato… allora c'erano i caroselli, c'era la televisione, e la Rosita per co… non per giustificare il fatto che dovevamo andare via, per dirle: “Sai mamma, domani mattina i bambini” – avra... avranno avuto 10-12 anni – “Sai, domani mattina i bambini… sai, devono andare a scuola”. Mia mamma, le ha preso la mano e gli ha detto. "Ma no, ti, Rosita, svegliarli così presto, de mattina. No, i te diventan nervosi". Ha detto! Hai capito?

Valentina Furlanetto: [00:13:54] Che meraviglia.

Ottavio Missoni: [00:13:55] Infatti mia moglie mi ha detto una volta: Va beh, a te non ti svegliava… ma però sul nervoso… non è che le è riuscito molto bene” ho detto: “Va beh, cosa c'entra? Tu non sai quanto di più nervoso io avrei potuto essere, se m’avesse svegliato al mattino”. No, hai capito?

Valentina Furlanetto: [00:14:15] Che meraviglia.

Ottavio Missoni: [00:14:16] E così, poi, ho vissuto tutti gli anni giovani a Zara. Senza andare a scuola. E l'ultimo Natale l'ho passato a Zara nel 1941. Era periodo di guerra e io in quel periodo sono andato a fare il militare, e a Zara non ci sono più ritornato. È rimasta mia mamma e quando son torna… - io poi, ho fatto la guerra, ho fatto El Alamein, la battaglia di El Alamein. Sai che ho combattuto?

Valentina Furlanetto: [00:14:45] Sì, sì.

Ottavio Missoni: [00:14:45] Ah, lo sai.

Domanda Vero/Falso

La madre di Ottavio Missoni lo lasciava dormire la mattina invece di farlo andare a scuola.