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Intervista a Elio Filippo Accrocca (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

LA DISTANZA TRA REALTÀ E FANTASIA

Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e stabilisci le giuste corrispondenze.

Elio Filippo Accrocca: [00:43:21] Tento di - attraverso le ultime cose che sto scrivendo - tento di misurare la distanza, la distanza forse che c'è tra realtà e fantasia. La distanza è un metro, è un metro che va mi… misurato, che ci appartiene. È la distanza anche tra il passato e il presente, tra noi e le cose. Diciamo che la distanza è una nuova sezione, appunto, dopo La prolunga e dopo un altro volumetto, uscito recentemente, intitolato Copia difforme, ed è più o meno dello stesso periodo. Quindi è una sezione di quel materiale, ricavato dall'esperienza di questi ultimi anni, con ascendenze, però, sempre più remote ed è un fluttuare della coscienza apparentemente individuale - che non è sempre immobile - con i riflessi rivolti alla realtà e alle notizie che coinvolgono persino l'ombra che ci vive accanto. Tutto quanto appartiene all'area delle tracce del passato e del presente, che restano impigliate all'interno della visibile facciata, sul marciapiede di là, sempre nell'attraversamento delle strisce pedonali di quell'indecifrabile babuino, che è proiezione e controfigura della prolunga verbale. Non solo, dunque, la nota via romana ma l'emblematica strada del vivere, tra due pareti di palazzi dalla ambigua prospettiva, sempre numeri pari e numeri dispari, portoni con citofoni incorporati per colloqui tra ombre vive, finestre vere e presunte, anfratti, vicoli traversi e ancora insegne del secolo, manifesti mutevoli per una mano di colla, cronache di un continente senza limiti. Mi chiedo a volte se la poesia sia copia della fantasia, oppure realtà, realtà al dritto e al rovescio, del paradigma del tempo. Trame e rammendi, dettagli sul filo dell'immaginario, parole scippate come impronte della mente, passi e appigli da aggiungere nella riserva in rosso degli anni, visioni e oggetti che nascono dal silenzio o dal contrasto, dalle corsie dell'inganno che avanza. Attraversato dalla vita e senza alcuna rosa dei venti, non inseguo altro che orme, ai limiti del campo che resta. La distanza - quasi un esercizio dell'arbitrio - è un peso nel vuoto senza rete. La vita forse è una rete a strascico che convoglia immagini e memoria, concretezza e fantasia, emblemi di una maschera macchiata più di remoto e di presente che di improbabile futuro, proprio come un videogramma, nel registro del dialogo con l'altra facciata del babuino. Ma più che su una striscia pedonale, l'attraversamento si svolge in una sequenza panoramica, globale, il segmento del vivere è un raggio radar nel complesso angolo giro, che l'esistenza consente, nell'area individuale e immodificabile dell'esperienza a 360 gradi. Tutti compiamo un angolo giro a 360 gradi, lungo un cerchio che riconduce con tutta l'apparente distanza al punto di partenza: cioè alla tangente del limite. Questo è il mio tipo di lavoro di questi ultimi anni.

Attività di matching

Ricostruisci le frasi corrette:

Nelle ultime cose che ho scritto ho cercato di misurare la distanza tra la realtà e la fantasia…
Questo materiale viene dalle mie ultime esperienze ma è influenzato…
La via romana del Babuino è sempre presente ma…
A volte mi domando cos’è la poesia: …