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Intervista a Attilio Bertolucci (rispondi alle domande)

Biografia - Comprensione scritta B1-B2

Domanda 1

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Attilio Bertolucci è nato nel 1911 a San Lazzaro, in provincia di Parma, città nella quale compie gli studi, prima di frequentare l’Università a Bologna, dove si laureerà in Lettere.

Dal 1938 al 1954 insegna Storia dell’Arte. Nel 1950 si trasferisce a Roma, dove entra nel comitato direttivo della rubrica televisiva L’approdo, realizzando programmi per la RAI e dedicandosi all’attività giornalistica.

L’esordio poetico avviene molto presto, con la raccolta Sirio (1929), alla quale seguirà, nel 1934, Fuochi di Novembre. Si tratta di liriche brevi, che tuttavia si distinguono dai modi dell’imminente Ermetismo, per risolversi soprattutto in una poesia della natura, colta nelle sue vibrazione intimistiche e nelle sue ripercussioni sul soggetto. La stagione privilegiata è l’autunno, come stagione di transizione e di passaggio.

In seguito, tuttavia, pur senza abbandonare i legami con la sua attività precedente, Bertolucci rivela una peculiare e originale vocazione di narratore in versi, destinata ad affermarsi pienamente nel dopoguerra. Nel 1951 esce La capanna indiana, un poemetto che rifiuta i modi sia del postermetismo che del neorealismo, della poesia “esoterica” e di quella impegnata. Il racconto si sviluppa con un andamento piano e scorrevole, senza intenti ideologici o dimostrativi. La poesia che ne deriva, piuttosto nuova nella tradizione italiana, sviluppa il tema della sintonia tra la natura e l’uomo.

Ma La capanna indiana è anche il preannuncio di un progetto ben altrimenti ambizioso, coltivato negli anni e giunto a maturazione solo tra il 1984 e il 1988, periodo durante il quale vedono la luce le due parti in cui è divisa La camera da letto. All’origine si può considerare la scommessa, accettata e vinta, contro un’affermazione di Edgar Allan Poe, secondo cui era impossibile realizzare un’ampia composizione poetica senza che si verificassero cadute di tensione e di tono. La camera da letto è, infatti, un lungo poema in versi di tipo narrativo, articolato in 46 canti, al centro del quale si colloca la vita familiare, simbolicamente aggregata al titolo, attraverso il succedersi delle varie generazioni. Ne risulta una sorta di epica del quotidiano, quasi in sordina o in tono minore, che va dalle origini favolose, quando i progenitori si insediarono nella campagna parmense, fino all’inurbamento del protagonista, e agli anni del matrimonio e della nascita dei figli.

È del 1971 la raccolta Viaggio d’Inverno, che rispecchia l’esigenza del poeta di una scrittura più inquieta e sofferta. All’apparente stato di dolcezza delle raccolte precedenti si sostituisce un’intensità drammatica e quasi violenta. Il testo risulta originale nella sua forma e molto coinvolgente nei contenuti.

Bertolucci è morto a Roma nel 2000.

[Elena Grifoni]

Fonte: https://www.italialibri.net/autori/bertoluccia.html

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