Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e scegli la risposta giusta.
Giorgio Caproni: [00:32:32] E ora passo al… al Muro della Terra, titolo dantesco, come ho già detto: _Ora sen va per un secreto calle, tra 'l muro de la terra e li martìri,
lo mio maestro, e io dopo le spalle. Peccato che non ho… portato l’Idalgo, una poesia alla quale che tenevo… tenevo molto, ma che qui non trovo. Comincerò dall'Idrometra_.
Di noi, testimoni del mondo,
tutte andranno perdute
le nostre testimonianze.
Le vere come le false,
la realtà come l'arte.
Il mondo delle sembianze
e della storia, egualmente
porteremo con noi
in fondo all'acqua, incerta
e lucida, il cui velo nero,
nessuna idrometra più
pattinerà - nessuna
libellula sorvolerà
nel deserto intero.
L'idrometra, come sapete, è un insetto, no?
Tutto.
Qui c'è un riferimento alla guerra, ma naturalmente trascende il… il puro dato storico per assumerne uno metafisico.
Hanno bruciato tutto.
La chiesa. La scuola.
Il municipio.
Tutto.
Anche l’erba.
Anche,
col camposanto, il fumo
tenero della ciminiera
della fornace.
Illesa,
albeggia ancora la rena e l’acqua:
l’acqua che trema alla mia voce,
e specchia lo squallore
d’un grido senza sorgente.
La gente
non sai più dove sia.
Bruciata anche l’osteria.
Anche la corriera.
Tutto.
Non resta nemmeno il lutto,
nel grigio, ad aspettar la sola
(inesistente) parola.
Altra poesia che si riferisce alla guerra.
I coltelli
«Beh?» mi fece.
Aveva paura. Rideva.
D’un tratto, il vento si alzò.
L’albero, tutto intero, tremò.
Schiacciai il grilletto. Crollò.
Lo vidi, la faccia spaccata
sui coltelli: gli scisti.
Ah, mio dio. Mio Dio.
Perché non esisti?
