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Intervista a Luciano Lucignani (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

L’ESPERIENZA A PARIGI

Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e ordina correttamente le frasi.

Luciano Lucignani: [02:00:44:23] Partimmo insieme per Parigi, felici e contenti, e cominciammo a lavorare, devo dire molto bene. La mattina lavoravamo a scrivere la commedia, il pomeriggio alle prove con gli attori del Vieux Colombier. C'erano Rosy Vartre, Henri Guisol, Josette Harmina, tutti non giovanissimi, ma addirittura entusiasti di Eduardo in un atteggiamento di… di tale irriverenza che per molto tempo la difficoltà fu quella di togliergli solamente questa irriverenza, insomma, per poterli far recitare alla loro maniera. La scrittura della commedia si svolgeva in questo modo: io conservo ancora alcune paginette della carta intestata dell'albergo, che era l'hotel Lotti, vicino al centro, proprio, di… di… di Parigi, su… lungo Senna, la carta d'albergo nella quale scrivevo a macchina questa cosa. La faccenda si svolgeva in questo modo: la mattina verso le 9 mi telefonava Eduardo in camera dicendo: "Se sei sveglio puoi venire". Io arrivavo nella camera sua, c'era questo grande letto - lui che era ancora a letto - grande letto pieno di giornali, di libri, di grandi vassoi con caffè, cose, eccetera - lui aveva fatto colazione - mi offriva il rituale caffè, così, pseudo napoletano che riuscivano a fare in questo albergo, che era comunque condotto da un italiano, e poi cominciavamo a lavorare. Io ci avevo un quadernetto dove prendevo gli appunti e poi in camera mia, quando avevo tempo, battevo a macchina quello che ci eravamo detti. Io mi ricordo la maniera straordinaria sua di lavorare, mi… chiudeva gli occhi come se si fosse assopito e vedeva. Allora dunque, la scena è così: una piccola stanzetta, c'è un letto da una parte… le persiane sono chiuse, poca luce - questa è l'inizio, proprio di De Pretore - De Pretore sta dormendo, si sente la… la cameriera che bussa alla porta, lui:”Che volete?” e io intanto andavo avanti… Ritornava ogni tanto indietro ma faceva pochissime correzioni, proprio non c'era nie…. “Ah, ecco, c'è Minuccia che viene, quella che lava le bottiglie, le cose”. La cosa procedeva non… io andavo… ogni tanto discutevamo: “Forse sarebbe meglio dire così” – “No, va beh, si”, qualcosa l’accettava, qualche cosa… Io non mi considero affatto uno che ha collaborato con lui a scrivere questa commedia perché era una pura e semplice discussione, dico questo solo per raccontare la maniera con cui queste sedute si svolgevano. Lavoravamo così fino a verso mezzogiorno, l'una, poi andavamo a mangiare, nello stesso albergo, un boccone e alle due e mezzo avevamo… riunivamo gli attori per le prove di… di Sacrés Fantômes, così si intitolava la commedia che era stata tradotta dal Jean Michaud e che andò in scena al Vieux Colombier, appunto, all'inizio, mi pare, del ‘57 o alla fine del ‘56. E la sera, dopo cena, io mi… me ne ritiravo in camera mia a scrivere. Qualche sera con Eduardo andavamo in giro o andavamo a teatro. Fra i ricordi simpatici di quel periodo così, c'è una serata in cui andammo a vedere Ingrid Bergman, che recitava… recitava una cosa… una commedia americana molto bella con un attore, Ives Robert, mi pare che fosse, sì. Eduardo la conosceva bene perché aveva fatto un film con lei, andò a trovarla e la invitò a cena con noi, e noi passammo una sera, così, a cena con Ingrid Bergman e con… con Eduardo, poi andammo in un locale notturno per continuare a chiacchierare, a me affascinava la Bergman, che parlava anche un po'di italiano in una maniera tutta sua strana, con quello splendido sorriso che aveva socchiudendo gli occhi. Insomma me la ricordo come una delle persone più affascinanti di… di… di quella stagione lì, insomma. Poi Eduardo stette in tutto due settimane e mezzo, mi pare, altre cose, lo chiamavano a Roma, lui ripartì e io rimasi lì circa un mese e mezzo ancora andando avanti con le prove. Lui tornò per la prova generale, mise a posto le luci andammo in scena con grande successo. Anche lì, devo dire, oramai nelle tournée, lui era già stato a Parigi con la sua compagnia, quindi il nome era già noto e… e non fu difficile insomma, così, raccogliere grande pubblico intorno a questo spettacolo che andò avanti, mi pare, per due o tre stagioni.

Attività di riordino

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