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Intervista a Ettore Paratore (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

LE RIFLESSIONI SUL FUTURO E LE CONCLUSIONI

Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e ordina correttamente le frasi.

Michele Coccia: [01:11:56] Quindi, professore, co… lei ci induce ad una conclusione ottimistica oppure in questa… situazione di imitazione, di mimetismo, lei pensa che questi nostri valori potranno ancora avere diritto alla vita nel nostro mondo?

Ettore Paratore: [01:12:12] Io penso che, per esempio, in occasione del millenario ovidiano - quindi si tratta di decenni, prima di a… di oggi - io ricevetti da Mosca, da colleghi moscoviti, delle poesie in latino, in onore di Ovidio. E allora ebbi sentore del fatto che anche nell'Unione Sovietica la cultura classica viene tenuta nel debito conto. E so che il culto delle letterature classiche si è accresciuto nei paesi dell'Est e non parliamo di quello che il latino significa in una nazione come la Polonia, in cui, nelle assemblee, esso era la lingua ufficiale, anche fino a metà del secolo scorso.

Giovanni D'Anna: [01:13:07] Finiamo qui? Va bene?

Michele Coccia: [01:13:11] Vogliamo dire… una parola conclusiva…

Giovanni D'Anna: [01:13:13] Diciamo una parola… Eh sì, dilla tu.

Michele Coccia: [01:13:15] Dobbiamo dire una parola conclusiva, forse. Dilla tu…

Giovanni D'Anna: [01:13:18] Ringraziamo…

Michele Coccia: [01:13:19] Ecco, ringraziamo il professore per questo colloquio che ci ha concesso, per questo - in alcuni casi – ritorno, per noi, ad anni ormai lontani, ma che sono rimasti impressi nella nostra memoria - e non soltanto nella nostra. Durante il congresso Belliano, Beniamino Placido, prendendo la parola in Aula prima, volle ricordare il momento nel quale - lei ricorda - nel '48, lei mi scelse come suo alunno, dalle file degli allievi che gremivano e affollavano l'Aula prima, proponendomi quel famoso lavoro sulla cronologia dei Dialoghi di Seneca, che ha rappresentato la mia tesi di laurea e che forse non è ancora finito.

Ettore Paratore: [01:14:07] Beh, se mi è consentito intervenire, io debbo anche dire che naturalmente gli anni di Roma rappresentano per me una profonda soddisfazione, in quanto io, dei miei alunni ne ho la bellezza di tredici in cattedra, oltre a cinque associati, il che rappresenta una specie di record.

Attività di riordino

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