Leggete queste parti dell’intervista di Maria Lai e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Quando io ero bambina, in un paese Sardegna, non sapevo cosa volesse dire dipingere, non avevo visto né musei, né quadri, né artisti che dipingessero. Però volta venne da noi un pittore delle pareti farci degli zoccoli e io vidi questa operazione che impressionò molto. Prese un filo, lo sporcò nella polvere carbone, poi l'ha teso e tac, con un colpo, venuta fuori questa linea perfetta. E io da allora - proprio bambina – mi pareva che la pittura si facesse col filo e senza filo non fosse possibile. Poi io vidi anche lavorar il pennello, ma mi pareva che il filo fosse base. E poi questo filo mi è ritornato spesso - era un po' il portafortuna - quando ero bambina mi mettevo un filo bocca se dovevo essere interrogata a scuola e non mi bene. E poi io vengo da un paese di telai, i fili facevano parte proprio del nostro quotidiano. Li vedevo filare - le donne al mio paese filavano - quindi il filo appartiene, quasi fa parte della mia pelle.