Leggete queste parti dell’intervista di Maria Lai e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Mi sta così frullando nella mente, parola spiritualità. In fondo, con un'arte così, virgolette, materiale, come quella che tu hai fatto: impastare pane, tessere dei fili […]. Ci abbiamo visto tante cose questo - le mappe, le storie, l'universo, il cielo - e forse è anche vero. Però, al fondo, al fondo, io sempre avvertito nel tuo lavoro - in fondo anche questo discorso nastro di Ulassai - il legare una parola quanto mai spirituale. Ecco, reagisci a una parola, spiritualità, nel tuo lavoro?
Maria Lai: Ma io, se penso arte, non solo mia, penso che si fa col corpo e la materia, in mano. Non è un'operazione matematica si fa con la mente. E quindi credo prima di alla materia, perché è dalla materia che vengono idee semmai, non è lo spirito che si infonde materia. Ecco, io le idee cerco in materiali diversi, le cerco anche dove nessuno le aveva mai trovate. Cioè, tutti i materiali interessano, soprattutto se sono vergini, perché penso che contengano questa materia tu chiami spirito, ma la cerco lì.
Intervistatore: Direi che però, non allo stato bruto, materia è sempre rielaborata.
Maria Lai: È cultura, certo.
