Leggete queste parti dell’intervista di Maria Lai e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Ecco, e un altro aspetto che - ritornando tuoi fili - in fondo io ricordo che quando vidi quel quadro - chiamiamolo - proprio a Rieti, ricordo, cioè, su quel velluto nero e questi fili, questa scrittura, in fondo me ha fatto pensare un pochino al firmamento e una scrittura sul firmamento, come se tu avessi scritto storia sul cielo, come se tu questi fili avessi un po' tessuti sul cielo.
Maria Lai: Sì sì. Sì, c'è questo senso - questa mia ansia - leggere, di scrutare l'infinito.
Intervistatore: Qualcuno ha definito questi tuoi lavori i fili “mappe” e ricordano veramente delle mappe, no?
Maria Lai: Sì, sì, sì.
Intervistatore: Ecco, ci ritrovi in una lettura così del tuo lavoro?
Maria Lai: Sì sì, forse sempre questo spazio che mi va stretto, ne cerco altro. Prima andava stretto il mio paese, adesso mi va stretto mondo.