Leggete queste parti dell’intervista di Teodosio Magnoni e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Direi che […] stai dando definizioni, potremmo dire, classiche. In fondo questa consapevolezza, e guarda te a stavo pensando - mentre tu dicevi queste cose - stavo pensando Piero della Francesca, nientepopodimeno. Mi capisci?
Teodosio Magnoni: Sì, sì.
Intervistatore: Perché capito?
Teodosio Magnoni: Certo.
Intervistatore: Perché dico Piero della Francesca?
Teodosio Magnoni: Ti capisco perfettamente, so e credo di aver già intuito e ti ragione. Sono dei, non dico degli amori - perché Santo Dio, non si può innamorare di situazioni così - però delle grandi sorprese sempre, anche me, questi classici.
Intervistatore: Ecco, appunto particolare Piero Della Francesca per esempio?
Teodosio Magnoni: Sì, senz', naturalmente. Questa sorpresa, se vuoi, questa […] chiamala originalità, inusualità. Ed era – è – situazione che ancora io sento molto, molto pregnante ora […]. Sto facendo cose che appunto sono fuori, non dico comune, ma […] dal normale, no, neanche la normalità, che hanno sempre sorpresa.