Leggete queste parti dell’intervista di Teodosio Magnoni e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Non so se ti sei accorto che hai una quasi definizione dell'arte concettuale, cioè hai usato termine sottrazione, no? Questo rifiuto di una certa espressività, saturazione del materiale. Tu sai che in fondo l' concettuale nasce proprio intorno, un po’ prima di anni.
Teodosio Magnoni: Certo, certo.
Intervistatore: Cominciano i primi segni e nasce proprio reazione, in fondo, a questa esuberanza informale, tra virgolette, che avevi citato. Quindi fa parte di una grossa linea tendenza che ha attraversato l'arte. Ecco, ti ci vedi questo gran filone, cioè ti considereresti tu un artista concettuale o ?
Teodosio Magnoni: […] Adesso vediamo un po' di stabilire il termine esatto che definisce, cioè, concettuale […] direi che l'esempio […] è Kossuth.
Intervistatore: Certo.
Teodosio Magnoni: Partiamo questo artista? In questo senso non lo sono, ma lo più - se vuoi - legato a una tendenza minimale, che anche una forte componente concettuale.