Leggete queste parti dell’intervista di Elisa Montessori e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Io credo che per esempio l'influenza di uomo come Nino su di me, sia stato in terminazione più programmata del mio lavoro. Vivendo vicino un uomo che lavora molto, io mi sono data dei tempi stretti. In un certo senso, ho cominciato a dirigermi un modo un po' più serrato, ma questo evidentemente può essere dall'età, dal tipo di consapevolezza che ognuno anche di sé. E riguardo, per esempio, al lavoro che Nino - che è un architetto - il mio lavoro, invece, ha preso […] immagine molto diversa da quello che può essere progettualità architettonica. Perché io credo nel progetto non-progetto. Evidentemente, siccome il disegno - la pittura - è fatto mentale, il progetto c'è sempre. Però, proprio in un paradossale, è il disegno, il segno più autentico, quello si rende conto del proprio potere inizio-pulsionale, che di per sé un non-progetto. Cosa che, evidentemente, in tipo di edificare - che può essere il mestiere architetto - può essere tenuto soltanto a livello desiderio di forma e invece per me non è desiderio, è fatto.