Leggete queste parti dell’intervista di Alberto Sartoris e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Noi, con Terragni, l'abbiamo concepito come città veramente indipendente, era fatta per seimila operai e seimila operai avevano la chiesa, avevano, in quel momento lì, anche Casa del Fascio, diciamo, che poteva poi diventare la del popolo, avevano le scuole ed avevano persino stadio […]. E poi c'erano tipi di case piccole, delle medie, delle case grandi, perché, lei non deve obbligare l'operaio vivere in una casa grande, se lui preferisce vivere una casa piccola. Invece altri amano vivere in una casa e non in una casa piccola […]. E noi avevamo studiato anche sistema economico, perché la parola economico, in architettura, per me vuol dire granché […]. Perché la casa dell'operaio dovrebbe esser che costa di più, perché è la casa del signore, lui anno può fare qualche cosa, può fare manutenzione, diciamo, puntuale […]; invece una casa […] per esempio, appartenente Stato - quando poi è inaugurata non c'è più che se ne occupi, dunque deve costare molto per solida, per resistere.