Leggete queste parti dell’intervista di Alberto Sartoris e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Queste sue parole mi fanno pensare una cattiveria di Portoghesi che è stata detta suoi confronti - mi ricordo - affettuosamente. Quando disse: “In fondo caratteristica fondamentale di Sartoris è - nel senso di San Domenico – […] il candore, un puro cuore”. Ecco come risponderebbe a un'obiezione di questo genere?
Alberto Sartoris: […] Io rispondo, accetto, perché, vede, io sono un amico Portoghesi, perché trovo che è uno scrittore straordinario […]. Però io sono d'accordo assolutamente con il postmoderno […]. Anzi nei congressi lo affronto […], con la mia violenza, […] non ce l'ho sempre, perché io piuttosto un sentimentale diciamo, però quando devo dire la , la so dire, ecco. Però io accetto questo.
Intervistatore: Il termine candore?
Alberto Sartoris: […] Sì, sì, perché […] preferisco essere candido che uno stupido, ecco. Però professor Leonardo Urbani – dunque quando sono andato in Sicilia, Palermo, a un congresso dove ero stato invitato - lui allora, […] presentando la mostra, ha fatto una specie di risposta lui […]. Allora lui parlato di freschezza, non di candore, perché dice: “Quando vedono questi disegni che sono stati fatti negli '20 e '30, c'è da chiedersi se non abbia disegnati oggi, talmente sono freschi talmente puri e talmente sono ancora attuali”, ecco.