Leggete queste parti dell’intervista di Alberto Sartoris e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Quindi, anche la sua assenza dall'E42, è spiegabile con questa posizione?
Alberto Sartoris: Sì, sì. Quando andato, io ho fatto un padiglione: non l'ho fatto, l' disegnato in collaborazione con Piacentini, ma il nome non figura. Come, per esempio, molti progetti Terragni, […] di concorsi, come il Palazzo del Littorio, io partecipato […] ma non avevo il diritto di firmare, perché progetto sarebbe stato rifiutato […]. Ebbene […], una volta Terragni m’ha : "Adesso vieni con noi, […] andiamo a vedere il pittore", che l'ordinatore di tutta la mostra, adesso non mi ricordo il nome.[…]
Intervistatore: Oppo.
Alberto Sartoris: Oppo, ecco. Cipriano Efisio Oppo, bene. C'era Marcello Nizzoli, che era un mio grande ammiratore. Siamo andati Roma, mi ricordo, […] all'Albergo della Minerva, […] avevamo grandi camere vecchie, come mi piace, mi piace il a me, non il piccolo. E poi […] l'indomani, dunque, siamo presentati nell'ufficio di Oppo, io sono rimasto anticamera[…], Terragni e Nizzoli sono entrati, hanno parlato Oppo, poi gli hanno detto: “Siamo qui con Sartoris, potresti affidargli anche una cabina telefonica da disegnare?”- “Non ricevo neppure!”. Ecco perché non sono così: perché io passavo un antifascista[…] e invece ero più italiano lui.