Leggete queste parti dell’intervista di Ruggero Savinio e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Tu […] hai […] dato al colore questo carattere, in fondo, materia che sta crescendo e questo, secondo me, è il contributo molto importante. C'è questa nascita - cioè l'immagine viene data ma nasce - tu l'hai legata anche dato materico.
Ruggero Savinio: Sì, sì.
Intervistatore: Questo è molto moderno da tua, ecco, direi rembrandtiano, al limite se vogliamo rifarci antico, e invece non corrisponde al discorso probabilmente Marées, dove invece la materia, almeno io non l' sentita mai così fermentante, com'era invece nel tuo discorso, capisci? Ecco, […] su questo discorso, cioè di una modernità tiene conto di questo fermento della materia, […] quali le tue riflessioni sul tuo lavoro?
Ruggero Savinio: Ma più o quelle cose che abbiamo detto prima. Cioè la materia qualche cosa che entra nell'immagine come polo antagonistico compresente, insomma, in un certo senso, che non deve abolita in funzione dell'immagine, né viceversa […] ma è come equilibrio instabile, fragile e precario, insomma, che compie nell'opera e che sta lì. È un'idea , del resto, avevano anche i greci, quando parlavano forma ed evento.