Leggete queste parti dell’intervista di Ruggero Savinio e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Ruggero Savinio: La prima volta che mi sono imbattuto di fronte questi quadri dal vero, insomma, è stato '60 in quella mostra, che forse ricorderai, che molto bella: "La pittura italiana nelle collezioni americane". […] Le sale folgoranti erano di De Chirico e quella di Boccioni.
Intervistatore: Sì, me ricordo bene.
Ruggero Savinio: Dopo, ho visto questi quadri […] al Museo Arte Moderna di New York, la prima volta che andato in anni recenti, perché nell'86 sono stato la prima volta lì e ho visto questa sala. E insomma l'impressione abbastanza sconvolgente e anche il fatto del mal dipinto è qualche che aumenta il fascino dei quadri. Cioè, sono quadri vivono per un'intuizione poetica e per il resto sono espressi il minimo dei mezzi, con un po' di colore e da po' di trementina, insomma non sono quadri ben dipinti. Però, allora, probabilmente, lui ha sentito il di mettersi a dipingere bene. D'altra parte mi ricordo […] certe frasi: "Io ho cominciato a saper dipingere, a imparare quello è la pittura dopo i trent'anni", così […] sentivo che diceva. Cioè i trent'anni ha sentito questo bisogno di darsi […] atteggiamento, insomma, di pittore, di vero pittore […] perché, invece, sua natura, era una natura visionario, insomma, […] di poeta.