Leggete queste parti dell’intervista di Toti Scialoja e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Questa solitudine mi ha anche salvato fascismo: io ho odiato profondamente il fascismo che mi perseguitato - da quando avevo 10 anni, fino a quando ho avuti 30 – […] tutta la mia vita stata sotto il fascismo e quindi io ho retto fascismo, ho resistito al fascismo proprio fondandomi in questa solitudine, arroccandomi solitudine. Tant'è vero che ne ho contratto una specie disgusto per tutto quello che è sociale, […] collettivo, che appartenere a una chiesa, fa appartenere […] a un partito, fa appartenere della gente che magari sfila per la strada […] dietro bandiera cantando degli inni. Ecco tutto questo mi orrore, già la voce di un megafono per la strada fa venire i brividi. Quindi, proprio, ho contratto un'avversione tutto quello che è associativo. Naturalmente, questo è sacrosanto perché avevo a fare col fascismo, quindi era giustissimo che , giovane intellettuale, avessi questo odio per tutto quello era collettivo in Italia, perché tutto quello che era collettivo allora fascista, non c'era scampo. Poi è rimasto, mi rimasto come trauma, quindi adesso magari è ingiusto che io ritragga così - mi sia ritratto fino a ieri così - ma ormai sono in questo modo.