Leggete queste parti dell’intervista di Toti Scialoja e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Il mio idolo era Van Gogh, in forma po' minore anche Cézanne. Ma io guardavo a loro quell'incoscienza che hanno i ragazzi, ma guardavo proprio a Van Gogh. Io volevo dipingere lui, lui mi indicava la strada vera, era Van Gogh, attraverso queste quadricromie belline che allora erano vendute a Roma. Queste cromie campi di grano, dei cieli tempestati di volo corvi, […] i ponti. Sì, bellissime cose che mi hanno sognare per anni. Io sognavo questa pittura molto espressiva, pittura come la soluzione del problema nostro esistere. Proprio come ultima sponda, come vera sponda del esistere, cioè […] davo un valore totale, globale, essenziale pittura. Non era un gioco, un divertimento, un excursus intellettuale un modo di rifugio, così. Proprio era in pieno la soluzione nostro esistere, una soluzione mai raggiunta e però inseguita, continuamente rinnovata. Questa è stata la idea.