Leggete queste parti dell’intervista di Guido Strazza e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Pensi che, oggi, molti artisti affrontino arte su queste basi, in fondo, con questo, virgolette, impegno? […]
Guido Strazza: Ma io direi di sì, che sono abbastanza artisti che lo fanno con questo impegno parlo specialmente dell'impegno originario profondo. Poi, tante volte, impegni […] vengono compromessi, vengono annacquati […]. Ed è la dura lotta artista per non perdere la propria identità con se . Ma credo, che all'origine […] gli artisti veri, cioè […] quelli non sono professionisti, nel senso che non fanno il lavoro […] faresti l'avvocato o l'architetto; lo fai come necessità, di tutto. In questi credo che il fondo dovrebbe uguale. Lo dico perché tutte le volte che io parlo dei miei colleghi, ci sono dei punti di contatto profondi, anche su […] risultati estetici molto diversi, proprio su cose genere, anche se non sono mai nominate esplicitamente. Io parlerò mai di […] senso sacrale dell'arte – non mi mai successo o non mi ricordo - con colleghi. Ma sai, ci sono altre […] parole che significano la cosa. Direi di sì, che questo impegno, profondo, specialmente in certi inizi, in certi momenti della di certe persone, dovrebbe essere simile quello che io sento.