Leggete queste parti dell’intervista di Giuseppe Uncini e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: Ecco, tu consideri sempre - e sottolinei - quest'aspetto arte come ampliamento di conoscenza, come poi il fondamento scienza. Cioè, non fatti emotivi, […] non parli di emozioni, di poesia, ma parli sempre di arricchimento conoscenze.
Giuseppe Uncini: Sì, perché questo […] è quello che preme spiegare, che io posso spiegare. Perché, io non credo un fatto d'arte si limiti a questo. […] È certo aspetto più intimamente emozionante - più intimamente esaltante - è l'aspetto poetico tutto questo. Però io non voglio dirlo, […] vorrei che altri trovassero dietro questa eventuale immagine che produco eccetera sicuramente fatto d'arte. Perché, io non credo che la scienza […] possa combinata in un'operazione artistica […]. Però, per un certo modo, le strade parallele, soltanto che uno a un certo momento va destra e l'altro va a sinistra. Cioè, la scienza finisce dimostra se stessa, è capace di dimostrare stessa, no? L'arte […] è l'inverso, quando comincia non dimostrarsi più […] - se stessa - […] ha un'altra avventura.