Leggete queste parti dell’intervista di Renzo Vespignani e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Ti ricorderò, dell'"Album di famiglia", due linee corsa diciamo: una era appunto questa autoironica, piena autoritratti, di ritratti di mia moglie, dei figli piccolissimi - mi ricordo un ritratto di Marta piccolissima, piedi di questa scultura di Jones, sai che è scultura così […] erotico-pornografica - e, un' cosa, il ramo estremamente grottesco, ci le mie tre mascherature. Ci sono tre autoritratti, in io sono mascherato. […] In uno da Van Gogh, in un altro eretico, con un cartello appeso, dove si diceva ero stato messo alla gogna perché non amavo Duchamp un altro, ancora più grottesco, in cui sognavo di Lautrec, allora ero vestito da nano e atteggiavo a nano; questo era una cosa. […] Poi, però, c'era filone un pochino più serio, che io poi sviluppato in una serie di disegni - purtroppo di cui non stata mai fatta una mostra organica - che era quella radici, […] la ricerca delle figure genitoriali. C'erano dei quadri mio padre, su mia madre - in quegli anni ancora e molto vecchia – e questa era una linea seria che avrebbe avuto uno sviluppo, che però è po' passato così tra me e i collezionisti, diciamo, dallo studio collezionisti, non ha mai avuto una cosa clamorosa.