Leggete queste parti dell’intervista di Renzo Vespignani e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: […] Io ti chiedo adesso, così, in modo molto franco. Perché dal '56 in poi tu hai avuto più rapporti con Pasolini? Pasolini non è stato, in fondo, così consentaneo al tuo lavoro, anche in fondo avete questo discorso in parallelo. Te sei mai chiesto perché?
Renzo Vespignani: Ma guarda, questa è veramente domanda provocatoria, perché non ci avevo mai riflettuto nemmeno a questo strano caso. Però ti devo subito che questa presentazione di Pasolini […] del '56, non sottintende un'amicizia né una frequentazione con Pasolini. Io Pasolini, in la vita l'avrò visto 4-5 volte e mai occasioni private, di tête-à-tête […]. Quindi probabilmente c'era questo tramite non amicizia […], non di inimicizia, ma proprio […] in atto c'era questa amicizia che poteva permettere una frequentazione. Devi mettere conto il mio carattere abbastanza schivo, mentre Pasolini anche un uomo di salotto, perché non dirlo? Perché dirlo? […] O meglio, un uomo che riteneva giusto combattere anche salotti. […] Nei salotti, dove a me non […] è piaciuto di entrare, non so se per senso di superiorità o timidezza, questo me lo dirà lo psicanalista, quando a novant'anni la mia prima seduta psicanalitica […].