Leggete queste parti dell’intervista di Renzo Vespignani e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Io sono stato un abitante - sono nato cresciuto nelle borgate – […] ero un abitante delle borgate, ero ragazzo di borgata io, insomma, non andavo trovare i ragazzi di borgata. Quindi la missione è stata anche molto sentimentale, molto patetica, a addirittura dolce, struggente della periferia romana. Le periferie romane sono solo terribili […], se le vai a vedere sono un po' rapsodiche certe volte […] nella loro ricerca dolcezza, quasi disperata, quasi di cercare nell'immondizia bellezza, […] il prezioso, che non era l'atteggiamento pasoliniano - che il contrario semmai - insomma, di cercare di trovare bellezza l'immondizia […]. E quindi, questo già è una linea distinzione sottile, però abbastanza marcata. Poi a me interessava tanto in questo - vedi che io poi, quando detto che sono poi un neorealista "sui generis" - non mi interessava il popolo in quanto popolo, tutto il discorso valori popolari che andavano perduti […] mi ha sempre un pochino meno. Io ho sempre assistito più freddamente allo spostarsi tendenze e dei ceti sociali all'interno di questo scatolone che Roma. Non ho mai voluto dare un valore a certo momento piuttosto che un altro. Ho voluto essere, quasi, soprattutto testimone, e Pasolini […] non ha voluto essere un testimone ma denunciatore, un giudice tutto sommato.