In base al testo dell’intervista trascritto, indicare se queste affermazioni sono vere o false.
Intervistatore: [00:00:03] Carlo Belli, nato a Rovereto, il 1903. Oggi siamo il 16 febbraio 1988, quindi una simpatica età di 85 anni, ancora non compiuti per fortuna. Carlo Belli... Tu... Quando si dice Carlo Belli si dice Kn, però io ricordo che tu hai avuto qualche parola dura quando è stato ripubblicato da Scheiwiller, nei riguardi di questo tuo scritto, che in fondo è quello con i quali invece sei entrato nell'arengo della critica d'arte, anche perché qui c'è questa altra particolarità, io ancora non ho capito tu cosa sei: critico d'arte, musicista, pittore, studioso di archeologia, cioè... E potrei aggiungerne altri; qualche volta trovo poeta, ma non ho letto nessuna altra poesia. Ecco, allora cominciamo un momentino da Kn, come ricordo ma poi andremo avanti in tutte queste tue molteplici attività. Oggi come tu giudichi quel libro?
Carlo Belli: [00:01:14] Lo giudico un libro - oh Dio mio, è grave quello che dico perché mi devo fare un elogio, poi però lo… lo smorzerò - lo giudico un libro molto intelligente, però antipatico da pigliarlo a schiaffoni. Se fosse un uomo: presuntuoso, pieno di sé, ma chi sei? Gesù Cristo che parla? Eh? Tutti quegli aforismi "Ta-tam. pam, papam, papam, papam", sparati così a ba… a bruciapelo, però, però, però, perì, però, però...
Intervistatore: [00:01:58] Diceva Bontempelli: "E' un libro che amo perché mi infastidisce gradevolmente".
Carlo Belli: [00:02:05] Che cos'è Kn? Vedete io son partito da questo… da questo principio: la pittura di che cosa è fatta? È fatta di colore e di forma; la musica di che cosa è fatta? È fatta di forma e di suono. Eh? Quindi vedete che… c'è un… una… una mete… un… una materia che è uguale per tutti, la forma e il colore per esempio, no? È… è una costante che ca… che i matematici chiamano K, però - io dico - c'è una, due, tre, n-maniere di adoperare questo K: tanto è vero che c'è Raffaello e anche il Madonnaro, eh? Tutti e due, però, non possono fare a meno della forma e del colore. C'è Beethoven e quello che scrive la canzonetta: tutti e due non possono fare a meno di una costante, che è la… la forma e il suono.
Intervistatore: [00:03:25] Carlo io… - tu sai che passo per un uomo cattivo - tu però in Kn non dicevi Beethoven, anzi dicevi: Bach no e no Beethoven.
Carlo Belli: [00:03:33] È vero, io dicevo Beethoven, adesso così... Perché per… per… per… perché per me Bach era quello che più si accostava alla costante K, alla… era soltanto forma e suono, mentre gli altri alla forma e al suono aggiungevano il sentimento e…