In base al testo dell’intervista trascritto, scegliere la risposta giusta.
Intervistatore: [00:14:25] No, no, no, anche perché - questo a me mi ha molto colpito - nell'ultimo tuo testo che ho letto, Il ricordo di De Chirico, cioè la tua volontà di ristabilire un contatto con De Chirico, la storia del Caffè Greco eccetera, [Carlo Belli ride] che mi ha molto divertito anche a me, però un pochino mi ha fatto… un po' effetto, perché lì vieni fuori con una battuta, che ti confesso a me m'ha molto sorpreso. Questo è un testo recentissimo, no?
Carlo Belli: [00:14:54] Sì.
Intervistatore: [00:14:54] Quando parli male di chi taglia una tela, e chiaramente ti riferivi...
Carlo Belli: [00:15:03] A Fontana.
Intervistatore: [00:15:03] A Lucio Fontana, del quale tu invece, in altri tempi, ti eri dichiarato molto, molto amico. Ecco, confessati un momentino su sto discorso.
Carlo Belli: [00:15:13] Ma a me non è mai piaciuto, non ho mai creduto a quelle bravate lì. Lì lo dicevo anche a lui: "Ma che credi di aver fatto?"."Te capisci niente", mi rispondeva, "Te capisci no, te capisci niente".
Intervistatore: [00:15:27] Non è che aveva ragione, per caso?
Carlo Belli: [00:15:29] Ma può darsi...
Intervistatore: [00:15:30] Scusami eh, ma ti sto stuzzicando. Voglio, voglio il duello con te!
Carlo Belli: [00:15:35] Può darsi, può darsi. Io non capisco che sugo ci sia a pigliare una tela e… e mettergli dentro un coltello così. E beh? Che hai fatto?
Intervistatore: [00:15:48] E perché allora lo stimavi invece? Quando lo stimavi?
Carlo Belli: [00:15:52] Lo stimavo, perché quando non faceva queste pazzie era bravissimo, aveva una forma deliziosa. Era… era veramente un artista, eh. È come il Burri, che...
Intervistatore: [00:16:09] Anche lui ho visto che hai trattato male.
Carlo Belli: [00:16:10] Ma io non l'ho mai potuto soffrire, ma che è? Ti metto un sacco lì così, e quella è...