In base al testo dell’intervista trascritto, ricostruire le frasi corrette. Attenzione, tra le risposte c’è un’opzione extra.
Intervistatore: [00:22:40] Allora: pittura nascosta, musica nascosta. Invece un aspetto estremamente - diciamo - conosciuto di te, anche perché sei stato in fondo il creatore dei famosi convegni sulla Magna Grecia a Taranto...
Carlo Belli: [00:22:57] Sì.
Intervistatore: [00:22:59] Ecco, l'archeologia: questo è un altro tuo amore grosso e direi anche però sempre rimanendo un po' a lato degli archeologi, cioè non hai mai fatto l'archeologo. In fondo, sei stato un divulgatore di altissimo livello del problema archeologico.
Carlo Belli: [00:23:16] Ma io ho fondato quel convegno di studi su Magna Grecia, che tutti gli anni, in autunno, si svolge a Taranto ormai da 26 anni, da 26 anni. E… quindi sono amico di tutti gli archeologi, ma io provengo da un archeologo…
Intervistatore: [00:23:44] Sommo.
Carlo Belli: [00:23:44] Sì, sommo, che era Orsi.
Intervistatore: [00:23:50] Certo. Ecco ma perché tu sei rimasto un po' così, a latere? Insomma, capisci che stiamo costruendo te personaggio, no? Tu, in fondo, però, hai scritto tantissimo di archeologia, e con… oltretutto con una prosa che tutti ti riconosciamo straordinaria, no? Con una capacità di… comunicativa eccezionale. Hai scritto direi... Non so se hai scritto più di arte o di archeologia, però di archeologia hai scritto tanti libri.
Carlo Belli: [00:24:15] Eh sono lì i libri, e…
Intervistatore: [00:24:18] Ecco, però, perché non hai mai fatto l'archeologo, per esempio?
Carlo Belli: [00:24:24] Perché ho sempre avuto una grande paura di me e una grande paura di tutto quello che facevo. Non ho mai avuto fiducia in me: questo è il mio grave, gravissimo handicap. Non ho mai avuto una gran fiducia in me. Sono sempre stato un timido, mi son sempre sentito il… il più stupido della compagnia. Questo è il grave… grave cosa. Ma pensa che ero partito con una violenza che non ti dico. Il… l'Orsi, che era questo grande archeologo roveretano, assieme all'altro roveretano Halbherr, eh? Venivano in vacanza a Rovereto. Dove andavano? Andavano in una farmacia, la farmacia Cobelli, perché dietro al banco c'era una… un salotto, e lì si trovavano, e lì andavo a sentirli anch'io e rimanevo estasiato. Però cosa succede? Che io quel a tempo ero futurista, ma futurista militante con Depero, che è pure di Rovereto. E allora quando Orsi incominciava a parlare, io – Madonna, ma dove trovavo il coraggio, io non so! - declamavo Tavole Parolibere: vizilopatli Capopopoplè! Cac… Capopopone...Come si chiama quel vulcano? Chilopotli, Popocatépetl! Su sparate!
Intervistatore: [00:26:19] E Orsi?
Carlo Belli: [00:26:21] Sparate contro gli… gli archeologi! Contro il passatismo! Bom, Bom, Uaa, Keteketeketeke, baam!".
Intervistatore: [00:26:30] E Orsi?
Carlo Belli: [00:26:36] Orsi mi guardava sbalordito. Poi incontrava mio padre, che era suo condiscepolo, e gli diceva: "Arturo, tuo figlio è un reprobo!". Eh…
Intervistatore: [00:26:52] Stai a sentire... Questo era al tempo di Francesco Giuseppe?
Carlo Belli: [00:26:56] No, era subito dopo la guerra.
Intervistatore: [00:26:59] Ah, quindi era già avvenuta...
Carlo Belli: [00:27:02] '18.