In base al testo dell’intervista trascritto, ricostruire le frasi corrette. Attenzione, tra le risposte c’è un’opzione extra.
Intervistatore: [00:27:02] La liberazione, ecco. E dimmi un'altra cosa, Carlo... Questo discorso della paura a me mi interessa molto, anche se c'è Paola e non so se è giusto che lo facciamo, ma lo facciamo lo stesso. Che in fondo anch'io sono convinto che questo è stato un grosso punto che ti ha caratterizzato e fra l'altro, in fondo, t'ha reso anche così caro, no? A tutti noi, questa tua timidezza, in fondo... Questo è un po’ in contrasto con un'attività che tu hai svolto invece sistematicamente, e cioè quella del giornalista.
Carlo Belli: [00:27:35] Eh già, è vero, ma quando facevo il giornalista, non mi importava di niente, perché il giornale ha una vita di… di 24 ore, no? Eh? Io sono stato per anni interi un bravissimo resocontista parlamentare, ma bravo… spiritoso… c'è chi vorrebbe raccogliere i miei resoconti e… ne uscirebbe un carnevale, insomma.
Intervistatore: [00:28:12] Questa in che periodo l'hai fatta?
Carlo Belli: [00:28:18] Quaran… Dal '40 al '50.
Intervistatore: [00:28:20] Dopo la liberazione?
Carlo Belli: [00:28:22] Sì.
Intervistatore: [00:28:22] Cioè dopo il '45, insomma?
Carlo Belli: [00:28:24] Sì, dopo il '45.
Intervistatore: [00:28:24] Quindi sul Tempo già allora tu scrivevi?
Carlo Belli: [00:28:26] Sul Tempo.
Intervistatore: [00:28:27] Ecco, in precedenza a me una volta anche una cosa che mi ha molto colpito, quando ti ho scoperto caporedattore del Corriere Padano, o sbaglio?
Carlo Belli: [00:28:36] Del Corriere Padano co… che era direttore Quilici.
Intervistatore: [00:28:40] Ecco, caporedattore, cioè, non è che facevi solo delle cronache?
Carlo Belli: [00:28:45] No, no, no, ero redattore-capo e avevo la responsabilità del giornale e… ogni tanto arrivava Balbo, che era una carissima persona nonostante che… che sia rimasto come un tipo fascista così... Non era vero niente, era una bravissima persona e diceva peste e corna del fascismo, eh.
Intervistatore: [00:29:15] Dimmi una cosa Carlo: però la carriera giornalistica quando l'hai cominciata tu? E Dove? E come? Anzi, mi interessa. Perché questo non l'ho letto.
Carlo Belli: [00:29:26] È cominciata a Rovereto. Corrispondente da Rovereto del giornale Il Popolo di Trento che era stato fondato da Cesare Battisti.
Intervistatore: [00:29:42] E lì cosa facevi? Come hai cominciato? Di che cosa scrivevi?
Carlo Belli: [00:29:47] Facevo la cronaca della città di Rovereto e mandavo la cronaca della città di Rovereto.
Intervistatore: [00:29:53] Ecco, ma che tipo di cronaca era? Mi interessa di sa… di vedere il tuo occhio su cosa si posava.
Carlo Belli: [00:29:59] Ah, su tutto quello che accadeva: sia cronaca bianca, che cronaca nera, ed ero così bravo che il… il direttore Razza - si chiamava, tanto bravo - mi chiamò a Trento e allora andai in redazione a Trento; poi da lì passai a un altro giornale che si chiamava La libertà, liberale, e poi passai a un altro giornale, che si chiamava Il giornale di Trento.
Intervistatore: [00:30:31] E qui di che epoca stiamo parlando? Di che anni stiamo parlando?
Carlo Belli: [00:30:40] Eh, '18.
Intervistatore: [00:30:41] Quindi alla fine della guerra?
Carlo Belli: [00:30:45] Sì.