In base al testo dell’intervista trascritto, ricostruire le frasi corrette. Attenzione, tra le risposte c’è un’opzione extra.
Intervistatore: [00:15:34] Ecco, questo discorso dello spazio. E però, anche qui, e mi va bene che tu abbia rifiutato il discorso Kossuth, anche perché la cosa curiosa è che poi questa esasperazione del concettuale - come tu sai, come spesso succede - ha portato alla saturazione inversa, cioè ha portato alla saturazione della sottrazione, se così possiamo dire no? Per intenderci. E su questa crisi del concettuale che cosa è emerso? Che certi artisti che proprio non avevano sposato, fino a questi estremi, il discorso della sottrazione, avendo mantenuto - e direi tu sei proprio l'esempio - questo discorso dello stupore che era poi dei minimalisti probabilmente, no? In fondo tu, non dico sopravvivi, ma tu hai continuato ad andare avanti in questo discorso di sottrazione: sottrazione, aggiustamento, eccetera. Cioè, non hai subito la crisi del concettuale.
Teodosio Magnoni: [00:16:35] No, decisamente. Proprio non l’ho… L’ho… l'ho vissuta da spettatore, se vuoi, vedevo che queste… esperienze si stavano ...
Intervistatore: [00:16:47] Radicalizzando.
Teodosio Magnoni: [00:16:48] Radicalizzando.
Intervistatore: [00:16:49] Certo.
Teodosio Magnoni: [00:16:50] Si sentiva già - ti devo dire - nelle opere stesse, che erano già così profondamente radicali… radicalizzate che non c'era possibilità di… di… di… ulteriore elaborazione se vuoi. E io, invece, ho avuto, così, stimoli e situazioni da… da altre… da altre… come l'ho spesso dalla… dai fatti poetici, non come fatti poetici, come poeticità, li ho avuti da… - come… tu citavi - Heidegger, che io intorno al… aspetta… al… ‘79-‘80 incomincio a...
Intervistatore: [00:17:38] Trafficare...
Teodosio Magnoni: [00:17:39] Traffica… praticarlo, sempre con una - tu sai, non è che… - con un certo distacco, se vuoi. Perché tu leggi una cosa, ti aiuta a sca… a far scattare certe situazioni, non è che poi la filosofia, se la… se la leggo la de… la prendo in blocco, così. E… e allora queste sco… ad esempio questa… inten… questi nuovi lavori sullo spazio come luogo. Queste… è una situazione che sta appunto intorno agli '80, che ho praticato per – mi sembra - quattro anni ed erano molto… molto stimolanti per me. Vale a dire era una… ulteriore definizione di un… dello spazio, in modo… in modo diverso, se vuoi, dalle precedenti, che era più… più virtuale. Questo spazio che appare... ad esempio ho fatto un lavoro che… l’accadere… lo spazio appare con… e… e… e sparisce contemporaneamente. Cioè, questo apparire e scomparire, questo… che io lo sento anche una sorta di… di movimento, di energia.