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Intervista a Alberto Sartoris (rispondi alle domande)

Biografia - Comprensione scritta B1-B2

Domanda 2

In base al testo dell’intervista trascritto, scegliere la risposta giusta.

Architetto e scrittore, nato a Torino il 2 febbraio 1901, Sartoris è uno degli iniziatori del movimento razionalista italiano. Studia all'École des Beaux-Arts di Ginevra e all'École des Beaux-Arts di Parigi, diplomandosi rispettivamente nel 1919 e nel 1923.

A partire dagli anni '20 Sartoris svolge un'intensa attività di teorico propagandista della cultura razionalista.

Durante gli anni Venti Sartoris si trasferisce a Torino, dove inizia la sua attività professionale, diventando discepolo di Annibale Rigotti e di Raimondo d'Aronco. Sempre a Torino collabora con il pittore Felice Casorati. Di questo periodo rimangono gli studi di Sartoris per la progettazione architettonica e urbanistica del Piazzale dello Stadio di Torino, quelli per un complesso di edifici d'abitazione e uffici a Orbassano e per il Palazzo delle Belle Arti di Milano. A Ginevra Sartoris progetta un complesso di cellule operaie su palafitte, richiamando la sua azione per il logement social e il Teatro d'Avanguardia.

Negli anni seguenti, insieme a Felice Casorati, progetta la macelleria-modello per la via commerciale alla Biennale di Monza del 1927; disegna alcuni mobili e progetta e allestisce il teatro privato di Casa Gualino a Torino. Sartoris non interrompe mai i suoi rapporti con l'ambiente culturale di Ginevra, collaborando con riviste del settore, il Werk/oeuvre e il Das neue Frankfurt, e partecipando all'organizzazione di esposizioni, come quella degli Artisti Italiani Contemporanei. Nel 1928 progetta l'edificio delle comunità artigiane fasciste per l'esposizione torinese. Diventa membro fondatore del 1° Congresso Internazionale di Architettura Moderna, al castello di Madame de Mandrot, a la Sarraz.

Membro del Miar (Movimento Italiano per l’Architettura Razionale) e fondatore del Cirpac (Congressi Internazionali per la Risoluzione del Problema Architettonico Contemporaneo), nel 1932 Sartoris tiene a Milano una mostra personale di architettura. Nello stesso anno l'architetto pubblica la sua opera più importante, Elementi dell'architettura funzionale, studio degli sviluppi dell'architettura contemporanea.

Negli anni seguenti l'attività professionale di Sartoris prosegue con conferenze in Argentina, la progettazione della città satellite operaia di Rebbio e del quartiere popolare di via Anzani a Como (1938-39), in collaborazione con Terragni.

Nel 1972 Sartoris ritorna a Torino, diventando membro onorario del Circolo della Stampa e del municipio della città nel 1980 e 1981.

Sartoris è deceduto in Svizzera, a Cossonay, nel 1998.

[Elena Grifoni]

Fonti:
http://www.treccani.it/enciclopedia/alberto-sartoris_%28Enciclopedia-Italiana%29/
http://www.zam.it/biografia_Alberto_Sartoris

Domanda a scelta singola

Durante gli anni ’20 in Italia Alberto Sartoris: