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Intervista a Alberto Sartoris (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

LE CORBUSIER E LE DONNE

In base al testo dell’intervista trascritto, mettere nell’ordine giusto queste frasi.

Alberto Sartoris: [00:39:43] Quello lì… Io non oso raccontare un episodio...

Intervistatore: [00:39:45] Cioè ripeto, se può, sarebbe interessante, per esempio sono chiavi di lettura.

Alberto Sartoris: [00:39:48] Quando Le Corbusier è venuto a Milano, ecco, è stato ricevuto molto bene da tutti gli architetti milanesi e poi hanno scelto l'architetto Carminati, ecco. Era un… un… era un amico di Terragni, hanno fatto anche la… la Casa del Fascio di Lissone assieme, ecco. Poi… detto… questo Carminati era un… un frequentatore di postriboli, conosceva tutte le prostitute di Milano, era un bon vivant, ma un uomo molto simpatico, ecco, non un uomo volgare, ma lui era lì, in quell'ambiente lì. Poi ha detto: “Adesso bisogna fargli conoscere le donne italiane a Le Corbusier”, ecco. Allora questo Carminati conosceva tutte le donne libere, diciamo, non dico le Ciccioline dell'epoca, perché la Cicciolina sarà forse una donna seria, io non lo so. Allora è andato a parlare a una magnifica ragazza, ecco, che… che si vendeva, ecco… che vendeva il suo corpo: “Adesso tu passerai la notte col più grande architetto del mondo, mi raccomando, ecco, ti pagheremo profumatamente” e Le Corbusier ha accettato. E poi l'indomani, quando Carminati - non so, lo racconto qui, come lo direte fra cinquant'anni - quando Carminati è andato a pagare la donzella ha chiesto: "Com'è andata la notte?" - "Sarà il più grande architetto del mondo, ma non chiava bene". [ridono] Allora, vede, queste… queste donne, che sono poi delle donnacce, che dipingeva lui, chissà dove le aveva viste, dove le aveva sognate. Quello lì è la negazione per me dell'arte di Le Corbusier. Come, per esempio, io non sono d'accordo quando fanno la risurrezione delle prime opere di Le Corbusier, io le condanno. La prima opera, diciamo, che è prima del Razionalismo, di Le Corbusier è la Villa Schwob, la Villa Turque, quella lì una cosa stupenda, ecco, anche se non rassomiglia, diciamo, alle opere puriste di… ma le altre no, ecco. E vede io, adesso mi faccio un piccolo complimento, io ecco, perché voglio… io non ho… non ho avuto questo stadio intermedio, io. Anche quando ho avuto il mio periodo, diciamo, dell'aristocrazia torinese, di cui parla così bene Jacques Gubler, in un volume che forse lei non ha.

Intervistatore: [00:42:16] Certo, certo, lo conosco.

Attività di riordino

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