In base al testo dell’intervista trascritto, scegliere la risposta giusta.
Intervistatore: [00:14:04] Ecco, e in un tuo quadro o in una tua incisione, dove compaiono questi sì-no?
Guido Strazza: [00:14:09] Compaiono continuamente. Per esempio, la pittura che sto facendo adesso… adesso è una… hai visto la mostra che ho fatto adesso, che è una mostra dedicata ai quadrifogli cosmateschi, non per caso, perché mi ero riappassionato anni fa a… queste geometrie di questi pavimenti, dalle quali ho cavato delle composizioni. Ecco, la geometria è l'ordine razionalizzante - così lo vivo io per lo meno, sai tutte queste cose possono essere vissute in un altro modo - e il colore - che adesso sta… violentemente... è esploso… ri-esploso nella mia pittura - rappresenta la parte irrazionale, ma per parlare in termini irrazionale-sentimentale. È come un… un rapporto contraddittorio - e complementare - continuo tra ragione e sentimento. Ma volevo dire questo: la ragione può anche essere nel colore e il sentimento può esse… può anche essere nella geometria. Solamente… è solamente questione di preminenze, uno spinge più in una direzione e l'altra spinge più nell’altra. La stessa geometria può diventare fantasia pura, quando tu, giocando su contraddizioni interne nel tipico linguaggio della geometria, le metti in evidenza. Se, per esempio, tu facessi una composizione assolutamente simmetrica e lì dentro ci infilassi una intenzione di asimmetria, già questo srazionalizza, capisci?
Domanda a scelta singola
La contraddizione nelle opere di Guido Strazza: