In base al testo dell’intervista trascritto, ricostruire le frasi corrette. Attenzione, tra le risposte c’è un’opzione extra.
Intervistatore: [00:16:46] Fisicità.
Giuseppe Uncini: [00:16:48] Fisicità ecco. Rendendola fisica, cioè dargli un corpo,un peso, un… un colore, un aspetto e quindi una presenza. Fino a arrivare al punto, che mi sono accorto - manipolando questa materia - che l'ombra ha la possibilità di rivelare il corpo da cui proviene. Cioè, se io tolgo… prendo un parallelepipedo, gli faccio fare una x ombra con una luce, costruisco l'ombra, in diversi modi - nel mio caso in cemento, in ferro, eccetera - poi tolgo l'oggetto che ha procurato questa ombra, io, facendo un passo a ritroso, ritrovo l'oggetto che io, magari, ho fatto sparire. E per… vario tempo ho costruito soltanto le ombre e la cosa più curiosa è che anche gli amici più vicini eccetera non riconoscevano l'ombra come tale, ma vedevano una forma, più o meno astratta, più o meno bella, più o meno elegante e basta. Cioè, quindi, tutto il lavoro che io avevo fatto, in verità non era un lavoro a vuoto, no? Se l'ombra la vediamo tutti, cioè la incappiamo tutti, tutti i giorni - specialmente noi che siamo qui al meridione, cioè, a Roma eccetera come… una mattinata splendida come stamattina - insomma, la viviamo quest'ombra. Però vist… portata su un valore speculativo di questo tipo, su una presenza fisica di questo tipo, con un aspetto di questo… in questo modo, eh… quest’ombra è una cosa del tutto nuova, che nessuno aveva fatto prima. Cioè, è un altro mattone di conoscenza, ha non solo gli aspetti artistici, ma probabilmente anche… così, sotto il profilo semplicemente didattico. È una visione che prima non c'era. E… effettivamente, da quando io ho fatto questo… adesso, senza fare i finti modesti o gli stupidoni, cioè… un fatto di questo tipo può essere anche un bell'aspetto scientifico del… del… del vedere il mondo… il mondo che… che… che ci capita avanti insomma.