Leggere il testo ed inserire le parole mancanti.
Attività di Cloze
Filippo Cerruti: Noi avevamo il famoso Battini - che, a quei tempi, giovane, ma comandava già lui - e aveva Fusaro, e altri compagni, che proprio, gli si diceva: “Noi abbiamo esigenza rendere economico il prendere la merce e metterla bordo. Quindi, prendete un po' di più da una parte, un meno dall'altra, ma il totale dovrebbe costare tanto di più. […]".“ tariffa è questa, se volete statene pure a casa, noi non muoviamo”. Riunioni - perché poi a quei tempi […] come presidente porto di Genova, c'era un professore di filosofia, sembra. […] Insomma, convocava queste riunioni, stavamo a guardarsi faccia una, due ore e nessuno si spostava tanto così propria posizione.
Anna Marino: Secondo lei questo è stato un po' causa?
Filippo Cerruti: È stata, la distruzione. Si figuri, che poi noi rappresentavamo, un anno, compagnia di navi estremamente complicate, ma riuscivano portarsi a bordo i propri pezzi […] per cui, il portuale metteva mano all'operazione. Ovviamente si sapeva che si doveva pagare al chilo, come se facesse il lavoro e tutto, però, era lì, se ne al bar, non doveva metter mano alla cosa.
Anna Marino: Quindi si pagavano dazi a questi portuali?
Filippo Cerruti: Eh beh, sì. Niente, questo è tutto normale, era già previsto.