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Attività di Cloze
Stefano Totoro: Quali sono state le difficoltà grandi, in quel periodo, proprio per iniziare?
Vittorio Ghisolfi: Bah, sa, la difficoltà era l’impreparazione generale, no, sostanzialmente, gestire aziende - anche aziende piccole - un qualcosa di relativamente eccezionale, no, in una parte poi, particolare, dell'Italia – che è la parte, la bassa piemontese, sostanzialmente - era tutta dedicata agricoltura e ai prodotti di origine agricola […] quindi, sostanzialmente, lì sono stati dei momenti non facili, sa, di apprendimento.
Stefano Totoro: Ma soprattutto i mezzi partire?
Vittorio Ghisolfi: Mah, guardi, i mezzi per partire erano mezzi assolutamente elementari. presse che ci sono adesso rispetto alle presse che c' allora. Alcune erano proprio manuali, sostanzialmente, quindi con la forza braccia aprivano e chiudevano questa pressa. […]
Stefano Totoro: Però - a parte, sì, parte tecnica, diciamo i mezzi - voi avevate dei soldi iniziare?
Vittorio Ghisolfi: Beh no […] la mia famiglia è una famiglia agricoltori, aveva allora poco più che dei capitali importanti, ma insomma. Per incominciare allora la d'ordine era incominciare, qui il mondo cambia, espande, eccetera, noi dobbiamo essere lì al momento giusto.
Stefano Totoro: Si sentiva aria.
Vittorio Ghisolfi: Si sentiva da tutte le parti, quindi c'era gran voglia di incominciare. C'era a disposizione manodopera - non qualificata[…] - ma anche gente […] si sentivano molto incentivati a lavorare in fabbrica, gente che erano abituati fare dei lavori saltuari - agricoltura eccetera - soprattutto stagionali. Quelli sentivano molto sicuri, avevano anche un certo orgoglio di operai anziché agricoltori.