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Attività di Cloze
Mio padre faceva il decoratore e faceva anche pittore. Nel senso, viveva della pittura che faceva e decorazioni di restauro di chiese, di palazzi di certa epoca, che dopo la guerra, questo tipo di disciplina, andava via sparendo. Perché, dopo la guerra, tutto quello che la decorazione costava. Aveva pochi clienti, per decorare una da pranzo, o un androne, o una chiesa restaurata, o via di passo. Per cui, mio padre viveva di questo tipo lavoro. Mio nonno, il quale mi mise, già in età - proprio bambino - a bucare i disegni che vengono trasferiti muro, cioè, come facevano i pittori del Cinquecento, quindi non cambiato nulla. […] E allora, lui mi dette, la prima volta - lo ricordo - un cuscino, metteva il disegno che aveva fatto e diceva: "Adesso tu lo buchi, cercando di stare linea". E questo è il mio primo lavoro: proprio così. Poi questi buchi vicini, quando lei deve fare l'affresco - perché nonno mi ha insegnato, e io ho imparato l'affresco - quindi, figura, la decorazione viene, con un tampone di nero, trasferisce, vengon tutti quei puntini che si vedono ancora adesso certe decorazioni. Quindi, io mi ricordo che il mio contatto con quello che era il disegno - perché da bambino già tanto stare sulla linea, cioè - quindi la mia prima disciplina era stare sulla linea tracciata da mio nonno.