Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e indica se l'affermazione è vera o falsa.
Pia D.Berlucchi: [00:00:40] La mia avventura è iniziata quando già avevo due bambini di dodici e di nove anni, quando facevo la mamma a tempo pieno, però sempre con mille altri interessi, mille altre attività, quando i fratelli - io sono l'ultima di cinque fratelli, quindi Francesco, Gabriella, Marcella, Roberto, io sono Pia Donata - quando i fratelli professionisti - del resto come sempre nella mia famiglia - non riuscivano più ad occuparsi dell'azienda agricola che nostro padre - pure lui professionista ingegnere - ci aveva lasciato in eredità. Le aziende agricole venivano portate avanti in Italia secondo il vecchio sistema della mezzadria ed in questo modo si riusciva ad essere professionisti ed a occuparsi anche della propria azienda. Quando però la mezzadria decadde e si passò ad una gestione di tipo manageriale, bisognava dedicare molto tempo e naturalmente un professionista serio che deve passare otto, nove, dieci ore in ufficio, soprattutto gli ingegneri, come i fratelli sui cantieri, sparsi nelle varie parti d'Italia, non riuscivano più a gestire questo tipo di direzione. Mi chiesero di provare. Francamente era un argomento totalmente estraneo al mio modo di vivere fino allora. Io, moglie di medico, conosciuto quando facevo la crocerossina, ero molto portata più all'ambiente sanitario che all'ambiente manageriale. Però cominciai ad avvicinarmi a questo campo. Avevo una … una carta vincente dalla mia parte ed era quella che ci avevano lasciato i genitori e cioè la passione straordinaria per tutto ciò che ci circonda, per l'universo che ci circonda e quindi per la terra: questo dono di Dio, questo variare delle stagioni, insomma questa… fascino continuo che la terra dà a chi la guarda con gli occhi aperti, perché c'è anche chi non la guarda. Questa era l'unica mia carta vincente, per il resto, piano piano, mi avvicinai a tutto quello che era necessario per poter seguire la terra, quindi le cose meno romantiche, le cose molto più legate alla contabilità e alle cose pratiche. Però, devo dire che la passione continuò ad avere il sopravvento e oggi, dopo trent'anni, mi piace ancora quello che faccio.
Stefano Totoro: [00:02:52] Quindi lei, quando ha iniziato, che anni erano?
Pia D.Berlucchi: [00:02:54] Erano gli anni 1976/77. Oggi, nel 2006, posso dire che sono… che sono … dunque… quasi trent'anni che mi occupo di questa cosa, sì di questa attività. Naturalmente il mondo è cambiato. La cosa straordinaria è che non cambia la terra, il sole sorge sempre, il caldo, il freddo, la grandine: il grande pericolo.