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Intervista a Pia Donata Berlucchi (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

LE DONNE NEL RUOLO DI MANAGER

Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e scegli la risposta giusta.

Stefano Totoro: [00:19:10] Lei crede che in Italia, in questo momento, ci siano troppe o poche donne al comando?

Pia D.Berlucchi: [00:19:16] Beh no, troppe direi di no perché se guardiamo le statistiche, ecco… io direi che sarebbe il caso - e io questo lo penso già da anni - che non si parlasse più di ghettizzazione, tipo quote rosa che trovo un termine orripilante, mostruoso, da cancellare, perché se noi cominciamo a destinare delle quote per una situazione, noi ghettizziamo la situazione. Parliamo di persone valide e non valide, di persone in gamba e di persone non in gamba, che poi siano donne o siano uomini non ha nessuna importanza. Noi abbiamo medici bravi e non bravi, donne e uomini, avvocati bravi e non bravi, abbiamo impiegati bravi e non bravi, operai… Lei pensi che la nostra cantina è una cantina al femminile, ma non per mia scelta, perché è successo così. Noi abbiamo donne negli uffici e donne in cantina. Abbiamo un cantiniere e un capo produzione, i quali se manca una delle donne che lavorano con loro, e la deve sostituire, la sostituisce con un'altra donna, ma di sua volontà, non di mia volontà. Quando c'è il valore, il valore non ha sesso e è questo il vero raggiungimento della parità. La parità non è dire: “uno è più bravo dell'altro, io ho delle quote”; ma che bisogno hai di avere delle quote? Dimostra quello che vali e la quota si fa da sola.

Stefano Totoro: [00:20:29] Qual è la difficoltà più grande che incontra una donna nel mondo imprenditoriale?

Pia D.Berlucchi: [00:20:34] Beh, la difficoltà è una difficoltà non tanto del mondo che la circonda, ma della doppia posizione che una donna ha nella vita. Se una donna non vuol perdere la sua femminilità - e guai a perderla - e per femminilità intendo non solo la bellezza e l’esteriorità - che è molto importante, l'eleganza, il modo di fare, l'educazione, la gentilezza - ma vuole anche lei avere una sua famiglia avere dei figli, la grossa difficoltà è gestire le due cose insieme. Conosciamo migliaia di donne che le gestiscono benissimo. Conosciamo migliaia di giovani che escono da famiglie la cui mamma lavora 20 ore al giorno e i giovani hanno dei risultati strepitosi. Quindi, non è affatto vero che il maggior numero di famiglie con divorzi sia quello dove la donna lavora, non è affatto vero. Io ho esempi, oserei dire, all'incontrario: anche qui non si può ghettizzare. Allora, la donna deve sapere che nel suo DNA ci sono… c'è questa duplicità e deve viverlo come un vantaggio, come un dono straordinario del destino, di poter gestire due cose insieme. Perché gestire la famiglia, pesante, ma una soddisfazione senza limiti, gestire il lavoro con… con piacere è un'altra soddisfazione. Allora se una donna capisce che questa apparente o anche reale difficoltà, però, in fondo, è una ricchezza che lei ha in più, riesce sicuramente a gestirla. Se invece comincia la teoria del lamento, che io non ap… sopporto - io sono severissima con le donne molto più che con gli uomini - proprio perché so che una donna vale, quindi sono molto cattiva. Guai il piangersi addosso. Guai il dire, ah ma io non riesco a ottenere il risultato. Tu impegnati. Devi dare il meglio di te stessa. Riuscirai? Meglio! Non riuscirai? Pazienza, riuscirai un'altra volta, però tu hai dato il meglio di te! Nella vita non possiamo pensare di riuscire sempre a tutto, però non è neanche giusto che ci mettiamo a lamentarci. Ecco io do sempre questo tipo di messaggio alle giovani.

Domanda a scelta singola

Secondo Pia D. Berlucchi le donne: