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Wanda Miletti Ferragamo, nata a Bonito (AV) il 23/12/1921 è morta a Firenze il 19 Ottobre 2018, aveva 96 anni. Moglie di Salvatore, il fondatore del celebre marchio del mondo della moda, era presidente della Ferragamo SPA e fino a pochi giorni prima della morte era al lavoro negli uffici di Palazzo Feroni. Sotto la sua direzione l’azienda ha fatto il grande passo dalla mono-produzione di calzature al mercato del pret-à-porter e del total look. Diceva: «Vedo tutto, controllo tutto, mi bastano cinque minuti per capire cosa è che non va».
Wanda Ferragamo, 6 figli , 67 tra nipoti e pronipoti, nelle biografie ufficiali dell’azienda entra in scena nel 1960, ovvero alla morte del marito. Aveva 39 anni e fino a quel momento, aveva fatto la moglie e la madre.
Ma il lutto inatteso (Ferragamo si ammalò e morì a 62 anni) portò la giovane vedova a sedersi sulla poltrona di Salvatore. Qui iniziò la seconda parte della sua vita: quella da manager che ha fatto sì che l’azienda continuasse a prosperare, con l’aiuto dei figli. All’inizio, in particolare, con l’aiuto di Fiamma, la primogenita, che aveva iniziato a interessarsi all’attività del padre fin da ragazzina. È stata al fianco della madre e dei fratelli fino al 1998, quando è mancata a 57 anni.
Gli occhi di Wanda Ferragamo hanno visto molto: lutti e gioie private, oltre al grande successo dell’azienda che tutti conosciamo.
Quando Salvatore Ferragamo fondava l’azienda nel 1928, Wanda Miletti era una bambina di campagna. Figlia del medico di Bonito, in provincia di Avellino, passava le giornate con il fratello in giro per il paese, andavano a trovare i contadini e giocavano con gli animali.
Salvatore Ferragamo, che era stato anche emigrante in America, la conobbe durante uno dei suoi ritorni al paese natale, in provincia di Avellino. Nella sua biografia infatti, si legge: «In visita ai parenti rimasti a Bonito, conobbe quella che in pochi minuti capì sarebbe diventata sua moglie. Lui aveva già quarant’anni, ventitre più di quella ragazzina, figlia del medico condotto e sindaco del paese, su cui aveva messo gli occhi. Ma non aveva avuto dubbi: subito dopo averle stretto la mano, si era girato verso la sorella che lo accompagnava e, in inglese, per non farsi capire, aveva detto: “Questa ragazza diventerà mia moglie”. Successe proprio così, tre mesi dopo.
Wanda Ferragamo ha ricevuto molti titoli ed onorificenze durante la sua carriera tra cui quello di Cavaliere di Gran Croce, consegnatole dall’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, e quello di Cavaliere del Lavoro, titolo ambito anche dal marito, ricevuto nel 1987.
[Elena Grifoni]
Fonti:
https://www.vanityfair.it/fashion/news-fashion/2018/10/20/addio-wanda-ferragamo-moglie-salvatore-moda
https://www.firenzepost.it/2018/10/19/e-morta-wanda-ferragamo-lutto-per-la-moda-e-firenze/