Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e scegli la risposta giusta.
Wanda Ferragamo: [00:24:35] Non dimentico mai il libro della Montessori, perché… li ho letti in ritardo - io non sapevo neanche chi fosse, mi ver… me ne vergogno - l'ho imparato in America, perché sono andata a una… La mia nuora - quindi sposata con mio figlio - era fiorentina - sposata con Massimo - ha avuto… hanno avuto dei bambini, hanno portato i bambini all'asilo… Questo bambino stava… mi pare… allora… sì, ancora all'asilo. Lei… per lei, è stata una rivelazione, vedere il suo bambino come era educato lì. Allora me ne parlava con entusiasmo e ha detto: “Quando vieni in America, tu me lo dici, perché io ti faccio un appuntamento… con la direttrice, per osservare da te come questi bambini svolgono le loro mattinate”. Vuole che gliela dico? Che è interessante. Che lei è giovane,credo avrà bambini. Allora, dunque, sono andata in America e mi ha fatto l'appuntamento e mi ha accompagnato un giorno. Allora, ho salutato la direttrice, poi è venuta la… qui… la maestra della scuola… di questa classe - dove stava il mio nipotino – dice: “Signora, noi abbiamo messo una sedia lì nell'angolo, lei osserva, però non deve parlare, non deve… interrompere i bambini”. Dico: “No, no, stia tranquilla, a me piace molto osservare questi bambini”. Allora: intanto, il bambino, come arriva - magari prima salta con la mamma…- come si apre la porta della scuola, a passo d'uomo, va alla cattedra: "<em>Good morning Mrs Smith</em>", e va al suo posto dove c'è una credenzina dietro - davanti c'è il suo tavolino - allora, si toglie da solo il giacchettino, o il paltò… lo mette sulla gruccia, lo appende dentro una credenzina, piccola, solo per una persona… un bambino. Poi… cerca un amico e vanno insieme a… a scegliere il gioco che vogliono avere – c’è tutti gli scaffali con tutti i giochettini - loro prendono e giocano. All'ora del mangiare, vengono avvertiti, mettono via i giochi - dove li hanno presi, non li lasciano per terra in giro, mettono a posto - si apparecchiano - perché nel tavolino c'è il cassettino - si apparecchiano con una tovaglina, prendono il cestino che hanno portato da casa - che amori, quanto sono bellini quando si vedono - se li mettono sul coso, aprono e si apparecchiano il bicchierino e tutto… il piattino, tutto… Allo… Mangiano, poi mettono tutto quello che devono mettere nel cestino da portare a casa, ma lavano il piattino in questa credenzina da una parte… - qui mettono il paltò appeso - qui c'è il rubinetto per lava… lavano il piattino, il bicchiere - bicchiere di vetro, non di plastica, perché dice che siccome a casa… a casa ce l'hanno, quelli di vetro, si dovrà abituare a maneggiarli, sennò poi… lo rompe, abituati con la plastica - quindi di vetro. Lavano tutto, mettono a posto, poi richiudono, tutto. Tolgono la coper… la tovaglina, la mettono nel cassettino. Poi vanno a riprendersi il gioco per arrivare alle 4, quando poi vengono presi via. Non alzano la voce, non gridano, non cantano, non fanno… tutti carini parlano fra di loro… - una cosa da vedere. Allora, quando sono uscita, ho salutato la direttrice ho ringraziato di questo privilegio… di essere andata lì e lei mi ha detto: "<em>This is Italian… is Italian… is Italian method</em>" I said: “I don’t under stand, what do you mean? Because our children are much more lively”… Molto più… più vivaci. Dice: “No, io… mi riferisco al metodo Montessori.”- “Montessori?” - io non l’avevo mai sentito, mi vergogno veramente – perché poi, quando sono tornata in Italia, ho raccontato tutto queste cose alle mie amiche, e mi hanno detto: “Sì sì ma Montessori… Montessori…”. Alla mattina dopo mi sono arrivate di regalo - da queste amiche - dei libri di Montessori, allora qualche cosa ho letto e appunto - ecco perché… le ho raccontato tutto questo per arrivare al punto - e ho letto che i bambini… i bambini, a un anno, già capiscono tutto e quello che loro vedono - non possono parlare ancora - però capiscono e fotografano. Poi quando cominciano a parlare - e ascoltano - tutto si imprime nel cervello, perché dice che il loro cervello è come una creta - si imprime tutto bello forte dentro, - ecco perché le cose da bambino le ricordiamo di più di quelle che… di… di… di ieri magari... a me succede di ieri… E… e quindi, ecco perché dicevo, allora, questa ora - ecco il punto - questa ora che io vorrei concedere alle mamme che hanno bambini… piccolotti, in casa - concederei questa ora – perché i bambini anche a un anno, un anno e mezzo, due anni… loro fotografano e… e si ricordano quello che la mamma loro ha detto.