Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e ordina correttamente le frasi.
Stefano Totoro: [00:44:51] Lei cosa ricorda della guerra?
Vittorio Ghisolfi: [00:44:53] Beh… beh, ricordo tante cose della guerra. Tutta la parte… tutta la parte diciamo di… di… della… della… seconda linea, sa, abbiamo avuto bombardamenti, problemi di tutti i generi. Io, che, inizialmente, avrei voluto fare il pianista, ho anche trovato il sistema di rovinarmi le mani con un… un proiettile… raccolto… nei campi, eccetera. Quindi mi ricordo soprattutto le sofferenze della... non… non… - a Tortona non c'è mai stato il fronte, no, sostanzialmente - però, sofferenze della gente con il marito, il figlio al fronte… venivano… si disperavano… notizie, ogni tanto. E poi anche a scuola, i professori sono andati o al fronte o a fare altri mestieri. Quindi, diciamo, un periodo... E poi i bombardamenti, naturalmente, diurni, notturni… lì c'era uno scalo ferroviario importante - Tortona, i ponti e compagnia - eran sempre lì, no, sostan... Soprattutto negli ultimi… negli ultimi due anni, sono stati anni duri, anche se da quel punto lì non abbiamo mai sofferto la fame per la verità, perché essendo in campagna, in qualche modo si riusciva… Però insomma… i tempi di oggi... Tenga presente che era talmente una cosa… difficile e tutto, che io l’anno… il primo anno di liceo scientifico l'ho fatto a Tortona, il secondo anno l'ho fatto ad Alessandria - perché Tortona poi l'han chiuso eccetera, e l'ho fatta ad Alessandria - in bicicletta: 22 chilometri tutte le mattine alle quattro e mezza del mattino. Neve, nebbia, pioggia e compagnia… 22 chilometri a andare, 22 chilometri a tornare. Oggi uno rimarrebbe analfabeta piuttosto di farlo, no.
Stefano Totoro: [00:46:59] Oggi invece come si sposta?
Vittorio Ghisolfi: [00:47:02] No no… oggi non lo fa… a parte il fatto che non ci sono… ma non lo farebbe nessuno, no… farebbe qualcos’altro… allora era nor… normale, assolutamente normale. Poi c’era… c'era bisogno di fare qualche cosa a Milano si veniva in bicicletta a Milano e nelle altre... Sa, non c'erano ponti, non c'erano strade, non c'era niente, non… Il ponte… il ponte sullo Scrivia, che andava ad Alessandria, e il ponte della… della… stradale era distrutto, il ponte della ferrovia aveva un pila… pilone in meno. Però c'erano i binari, che erano rimasti, ed avevan messo delle assi sui binari e tutte le mattine si passava su queste assi, appoggiandosi sulle biciclette e cercando di non guardare l'acqua, perché sembrava che il ponte si… muovesse lui, no, quindi... Però non è mai caduto nessuno. Oggi io non farei andare un ragazzo di 13-14 anni… però... Per dirle il clima di allora, sa, qui ecco… son… son passati… più di mezzo secolo.