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Intervista a Giorgetto Giugiaro (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

L’AZIENDA AGLI INIZI

Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e scegli la risposta giusta.

Stefano Totoro: [00:45:27] L'inizio di questa azienda, di questo lavoro autonomo. Com'è stato? Eravate già ben avviati anche con i contatti in <em>Fiat</em>?

Giorgetto Giugiaro: [00:45:36] Ma no, si è conquistato tutto, con la nostra… volontà di fare bene, di utilizzare le occasioni, di… poter renderci conto che ci può essere dei margini per creare... Perché, avendo fatto un'azienda nel ‘68, tutti dicevano che siamo... quando l'abbiamo inaugurata qui c'erano tutti i giornalisti, abbiamo presentato una vettura, e abbiam me… messo come sorteggio una vettura fatta da noi, che era una <em>Volkswagen</em> <em>Scirocco</em>, me la ricordo. E quando abbiamo inaugurato questo stabilimento, tutti dicevano: “Ma questi qui sognano! Come fanno? Un… un… uno studio indipendente riuscire in un mondo così… importante, da un punto di vista economico finanziario, no, dialogare con… gruppi di grande… di grande esperienza… e così anche come anni”. Perché, l'auto è nata più o meno da un secolo… un po' di anni. Però, voglio dire, quando abbiam cominciato c'era già una situazione consolidata – e… quindi non facile - invece il Giappone è venuto fuori, la Corea è venuto fuori. Adesso ci abbiamo la Cina. Quindi vede che ci sono… bisogna credere e essere ottimisti. Ma, soprattutto bisogna essere molto affidabili, molto seri, molto attenti di non illudersi, che uno ha fatto un buon lavoro o… sei morto. Cioè, quando pensi di aver raggiunto qualcosa, ti rendi conto che hai raggiunto un bel niente.

Stefano Totoro: [00:47:28] Quanti eravate all'inizio?

Giorgetto Giugiaro: [00:47:28] Ma, siamo partiti già con un nutrito numero - saranno stati una sessantina - in tutto. Poi si è ampliato subito perché, man mano che arrivavano le richieste, noi ampliavamo le disponibilità di sviluppare e… siamo arrivati adesso ad essere 1.100, più gli esterni che collaborano, quindi è un nutrito numero. Certo, mi rendo conto che non è facile. Perché tutte le case automobilistiche si sono super organizzate. Però, c'è un aspetto: che il prodotto automobile sta aumentando come numero di esigenze, dalla sportiva, alla sportiva alta, al fuoristrada, al monovolume, al… al van, alla... C'è una crescita enorme di tipologie, per fortuna. Allora ogni industria trova poi dei punti che non vuole superare, per affrontare le crisi. E allora, noi siamo arrivati a un livello di grande efficienza e di… fiducia delle case importanti. Come dico, lavoriamo per <EM>BMW</EM>, per <em>Peugeot</em>, <em>Renault</em>, <em>Fiat</em> e <em>Toyota</em>… E quindi sono tante le case, che ormai… Però non è facile perché c'è l'orgoglio della casa, che non vuol far sapere... C'è anche questo, perché noi non è che cerchiamo la pubblicità. Lo dicono o i responsabili o i giornalisti o chi è in questo mondo. Quindi noi dobbiam combattere con l'eccessiva visibilità che ci gratifica, ma ci isola. Nel senso che se vado negli Stati Uniti - vado a Detroit - son trattato come un principe, però non è che ti danno del lavoro, più di tanto, non te ne danno. Allora, vede, hai una buona considerazione ma a me interessa non la considerazione, il lavoro. Allora è… è più difficile quello di dialogare, di far <em>lobby</em>, di avere… la possibilità di dimostrare, di essere capaci a dialogare che non la creatività, cioè la prova più difficile è tutto il resto adesso.

Domanda a scelta singola

Quando la Italdesign ha cominciato a lavorare: