Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e stabilisci le giuste corrispondenze.
Stefano Totoro: [00:45:26] Ma lei, cioè, fuori dal lavoro, ha detto che non viaggia, che…?
Sergio Giunti: [00:45:31] Poco sì, viaggio poco.
Stefano Totoro: [00:45:39] Che cosa le piace fare?
Sergio Giunti: [00:45:42] Cosa mi piace fare qui… le ore! … Sì, devo dire la verità, non so… non sono molto interessante da raccontare della mia vita. Non mi intere… viaggiare mi interessa relativamente poco... Da ragazzino ero un grande … - da ragazzino, anche, non solo da ragazzino – sono, ero, un grande giocatore.
Stefano Totoro: [00:46:13] Di?
Sergio Giunti: [00:46:14] Da ragazzino di cavalli. … E… E allora quando ero pic… prima ancora di cominciare a lavorare - prima di essere stato corrotto, come dicevo prima… di entrare a lavorare - mio padre mi chiede e… anzi, mi fa chiedere, da un amico comune, cosa volevo fare da grande. E io, molto semplicemente, ho detto: "Vorrei fare il <em>bookmaker</em>", dice: “Ma perché vuoi fare proprio il <em>bookmaker</em>?” e io: "Perché i <em>bookmaker</em> guadagnano tanto e poi giocano, c’hanno il rischio". Questo affa… cosa affascinantissima che è il rischio, no. E allora mio padre, mi ricordo, mi chiamò - c’aveva il <em>Corriere della Sera</em>, c’era la dichiarazione dei redditi, l’elenco dei dichiaranti dei redditi - dice: "Vedi? Vieni qua. Volevo farti vedere, il primo a Milano, vedi questo signore? Si chiama Angelo Rizzoli, è un editore, se te sarai intelligente non avrai problemi di guadagnare. Primo. Secondo: come rischio, il giocare ai cavalli è niente rispetto a fare i libri per cui...". Lì tra torre e luna, capirai…
