Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e ordina correttamente le frasi.
Valentina Furlanetto: [01:01:33] E i giornali, la radio che rapporto ha con questi mezzi d'informazione?
Ernesto Illy: [01:01:37] Totalmente diversi. Noi dobbiamo ricordarci che i canali hanno una portata molto diversa, il canale visivo porta 10 alla 7 bit/secondo, cioè 10 milioni di bit al secondo. Lo sapete questo dai...
Valentina Furlanetto: [01:01:50] No, mi piace che lei ha continui riferimenti scientifici, questo è affascinante. Come Calvino! (ridono)
Ernesto Illy: [01:01:56] Allora le orecchie portano 200 mila bit al secondo, il naso 20, le papille gustative 16, il tatto, credo, 50. Quindi, i canali hanno delle velocità molto diverse, e hanno anche una capacità, quindi, di influenzare la memoria, perché la memoria è influenzata dal coinvolgimento. Quindi, un evento che memorizzo, è l'evento che mi ha fortemente coinvolto emozionalmente. Quindi, quando gli occhi cominciano ad agire è inutile che si mettano a funzionare i sensi dell'olfatto. Per esempio quando noi assaggiando il caffè ci guardiamo bene dall’avere una bella ragazza che vende dentro, perché in quel momento dieci milioni di bit al secondo guardano la ragazza, e… 20 vengono dal naso sul caffè, quindi… perdente... A questo punto bisogna fare in modo che dal momento che si assaggia il caffè, non ci sia una bella ragazza intorno. Ma vale anche per il resto, cioè bisogna fare in maniera che la memoria sia associata in generale al sistema visivo. È molto più facile ricordare ciò che si vede che ciò che si ascolta. È molto importante associare l'ascolto alla visione, in questo caso usiamo… un vantaggio di memorizzazione molto più alto. Però, la modalità con la quale noi reagiamo a questi segnali è diversa. Ricorda <em>McLuhan</em>? Un signore che si è occupato dei sistemi mediatici e della loro influenza e della modalità con la quale noi li interpretiamo e li ha classificati in sistemi caldi e freddi, ricorda tutta questa teoria? I sistemi caldi son quelli che coinvolgono emozionalmente le persone. Quando uno vive una vicenda in televisione diventa partecipe, quindi diventa personaggio e co-attore, e quindi il coinvolgimento personale è molto molto grande. Quando uno ascolta la radio, lui è qua, la radio è là. Ci sono, due persone, sono due mondi diversi. E in questo caso la personalità si confronta col messaggio. Ed è questo che crea l'effetto innovativo, perché solamente quando questi due segnali – l’olfa… il segnale olfatti…
Valentina Furlanetto: [01:04:13] Uditivo…
Ernesto Illy: [01:04:13] Uditivo e visivo si fondono nel <em>cortex prefrontale</em>, e vanno a stuzzicare la memoria di lungo termine - il <em>cortex prefrontale</em> è responsabile di questa importantissima attività del confronto e dell'esperienza che si sta vivendo con quella memorizzata - e quindi c'è un <em>shuttle</em> continuo, c'è un continuo trasferimento di segnali, da quello che io sto ascoltando e vivendo a quello che ho nella memoria di lungo termine e da questa contrapposizione nascono le idee, cioè l'attività creativa deriva da questo. Ma l'attività creativa deriva da questo, se c'è questa possibilità. Ma se io sono diventato partecipe, sono passivo, non sono più attivo. E il mio <em>cortex prefrontale</em>, viene <em>switched off</em>, si mette fuori… e sta a guardare quel che succede in maniera passiva.