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Intervista a Steno Marcegaglia (rispondi alle domande)

Comprensione scritta B1-B2

GLI ANNI DEL FASCISMO

Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e indica se l'affermazione è vera o falsa.

Anna Marino: [00:10:56] Ecco, appunto prima di arrivare a questi, che sono un po’ anche gli anni, diciamo, di boom economico, ma in cui cominciavano... C'era, più che boom economico...

Steno Marcegaglia: [00:11:06] Voleva sapere qualcosa prima.

Anna Marino: [00:11:07] Il boom economico e più che altro era un po' una ricostruzione, cioè appunto...

Steno Marcegaglia: [00:11:12] Lei dice: "Incominciammo prima".

Anna Marino: [00:11:13] C'era, c'era - come dire? - c'era molto da fare, per cui era… era l'anno in cui inizialmente, come dice lei, c'erano già dei soggetti, degli imprenditori che avevano ereditato questa...

Steno Marcegaglia: [00:11:24] No, no, io non avevo ereditato assolutamente nulla.

Anna Marino: [00:11:26] Esatto, ma c'erano anche molte persone che si sono rimboccati le… le maniche. Ecco, volevo fare solo un passo indietro, per dare un'annotazione storica al… ai primi suoi momenti di vita. Ecco, lei mi raccontava, mi ricordava, che c'era questa scuola a cui era stato mandato per meriti, ed era una scuola appunto voluta dal fascismo. Questo periodo storico come l'ha vissuto lei e come l'ha vissuto la sua famiglia? Come lo vivevano?

Steno Marcegaglia: [00:11:58] Allora, fino al 1940 abitai a San Giovanni Ilarione con mia madre e mio padre era prigioniero. Nel '40, vengo scelto e frequento questa scuola. Allora eravamo ragazzi - 10-12 anni - eravamo entusiasti. Mi ricordo un particolare: noi eravamo come militari perché era un'Accademia militare della GIL, che aveva istituito Mussolini, perché voleva tirar fuori il meglio dei giovani di allora. Quindi, dopo una difficile e attenta selezione - ne mettevano uno o due per provincia - io venni accettato in questo collegio. Eravamo così entusiasti, eravamo così fieri: 11 anni, vestiti con una divisa militare, bellissima. Quando, durante l'estate, venivamo in licenza - perché eravamo dei militari, giovani militari - da Torino - quando a 11-12 anni venivo da Torino, in licenza - a Mantova, perché mia madre abitava lì, eravamo… ammirati da tutti i giovani che vedevano questi ragazzi vestiti bene, in divisa militare. C'era un entusiasmo tale che, quando ero a casa, in una modestissima casa, io con mia madre - perché mio padre come dico rimaneva prigioniero ancora in Africa - e c'era il giornale radio, mi alzavo a sentirlo in piedi e pretendevo che anche mia madre ascoltasse il telegiornale - il giornale radio di allora - in piedi perché eravamo convinti che l'Italia era grande e che l'Italia avrebbe conquistato il mondo. Avevamo tutte canzoni adatte, no… per l'occasione, quindi con grandissimo entusiasmo. Tant'è che io andai a scuola in tempo di guerra, ero poverissimo, perché mio padre era prigioniero, mia madre faceva la cameriera, ma non sono mai stato invidioso dei miei compagni che nel '47-48 - '44-'45, meglio ancora - erano ricchissimi, che a Mantova l'industria grande era l'industria agricola. Quindi, questi figli di agricoltori, di contadini, si avvalevano del mercato nero, vendevano i prodotti alimentari a 20-30 volte. Quindi, mi ricordo che andavo in bicicletta - a Mantova - e a mezzogiorno - la scuola era mattino e pomeriggio - anziché andare a… al ristorante, mangiavo - come dicevo io - "pane e panchina". Portavo da casa un panino e, d'estate, quando c'era caldo, mangiavo sulle panchine, quando c'era freddo mangiavo - restavo a scuola - mentre gli altri facevano la ricreazione - dall'1:00 alle 3:00 - io stavo lì, mangiavo il panino. Ma non ho mai invidiato nessuno perché ero consapevole che prima o poi avrei sfondato, mi sarei dato da fare.

Domanda Vero/Falso

Steno Marcegaglia ha frequentato una scuola militare.