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Valentina Furlanetto: [00:26:00] Invece, mi diceva, la sua ultima passione è il giardino?
Ottavio Missoni: [00:26:04] Sì, perché io vivo qua ormai, a Sumirago, si chiama questo posto, dove vivo adesso. Qui oggi la giornata è buona, dalla finestra lì si vede il Monte Rosa. Qui, siamo a quota 400 e qualcosa. E ho festeggiato qua i miei cinquant'anni, non avevo ancora la casa, però ero in ditta, per questo, mi ricordo... Per cui, son più di 30 anni che sono qua. E penso che sia un fatto normale, se uno, a un dato momento, vive in campagna, o in mezzo al verde, anche in città (…), se uno ha un terrazzo, magari si dedica… Se vivi qua, in mezzo al verde, in mezzo alla cosa… incominci a guardare le piante, i fiori, il verde, il giallo, le cortecce, l'erba. Perché… tutto è… composto da tanti… componenti.
Valentina Furlanetto: [00:26:52] A cosa si è ispirato, alla natura, per… per questo tipo di maglia che lei faceva?
Ottavio Missoni: [00:26:59] Ma, non può e… come… Non penso che ci sia una cosa esatta che ti ispira, è tutto un complesso di componenti, che poi ti fanno… determinano l'ultimo gesto di una scelta. Evidentemente, può succedere. Se lei guarda quel tronco di quella betulla, vede, a me dispia... Non c'è niente che mi dà… è una grafica precisa. Se lei la stampa, la traduce, la stampa… è… per un abito anche, non è perfetto, cioè voglio dire… Ma questo non vuol dire che la betulla ti ispira a fare pezzi. La natura ti ispira perché tu vivi in mezzo alla natura. Ci sono tutta questa… i colori, e li… e li prendi dalla natura, sì qui c’hai… ma li prendi dalla natura… ma non è che tu c’hai un’ispirazione esatta… E… Gua… guardi i verdi, no? Dici verde, ma ci son diecimila tonalità di verde... Bah… Poi si parla dei colori… ma dappertutto. Adesso, sai, i tramonti, il mare, solo il mare, pensa quante sfumature di colori c’ha. Dal co… dall'azzurro, al turchese ecce… Ma così' tu... Poi non parliamo se guardi i pesci, se guardi le farfalle, diventa una cosa... Ma anche la campagna stessa, quella dell'estate, quella del grano, quella dei girasoli, non so… Eh… E allora… tutto questo insieme… ti abitui veramente a vedere le cose e poi tradurle nell'ultimo gesto. I colori, anche lì non ci sono delle regole. Metti assieme i colo… perché li metti in un certo modo? Io, se qui abbiamo dei colori, io glieli do e giochiamo ai colori come i bambini, no? Fammi quattro righe! Vedrai che, siamo in dieci persone, son quattro righe... E vengono quattro righe, dieci righe diverse, di… di… no?
