Leggere il testo ed inserire le parole mancanti.
Attività di Cloze
In una nota preposta a "Caserma 1950", indicavo apertamente quale terreno mi andavo muovendo ma erano tempi in i critici preferivano, da una parte una poesia di partito e dall' una poesia di rinuncia, di ripiegamento. In pochi apparteneva all'area del dissenso contro un populismo di comodo, maniera, tuttavia impegnati ideologicamente in senso democratico, non piegandoci parole d'ordine di marca zdanoviana - Ždanov era un teorico Mosca - e né rifluendo, però, nel concetto lirica consolatoria. Gli strumenti ideologici aprivano nuove prospettive linguaggio di quel tempo. Siamo ancora attesa e speriamo che si verifichi nelle ricerche, anche livello scientifico-universitario, […] un'analisi onesta, critica di anni. Occorre guardare documenti e date. Era cominciata taluni poeti la corsa al potere del consenso: editoriale, industriale, politico. Si preferiva il più e il meglio, le polemiche presero il sopravvento, le idee venivano condannate per posto al giuoco squilibrante del puro formalismo e rifiuto integrale. Le correnti intanto si mordevano coda: neorealismo, neoermetismo, neosperimentalismo, neoavanguardismo, come le etichette potessero funzionare da demarcazione assoluta. Un poeta, invece, non sarà incasellabile in una unica direzione.